“Oggi non si festeggiano massacri e schiavitù, come qualche negazionista della storia insiste nel sottolineare, ma la festa nazionale dedicata al grande navigatore italiano”.
Così i vertici del CTIM (Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo) on. Roberto Menia e Vincenzo Arcobelli, che osservano: “Il fatto che cinque Stati e 51 città Usa abbiano cancellato il Columbus Day è deprecabile in sé, ma non potrà cancellarlo dai nostri cuori. E’ stata però questa la tragica anticamera al delirio iconoclasta contro le statue di Colombo per mano dei talebani del Black Lives Matter. In poco meno di tre anni abbiamo purtroppo visto abbattere i monumenti a lui dedicati a nelle città di Colombus ed Elisabeth, resistendo solo a New York. Per questa ragione continueremo la nostra battaglia di identità e di verità storica, nella consapevolezza che a quelle voci di pseudo intellettuali di sinistra che hanno definito il Columbus Day una ‘festa immorale in quanto associata a crimini contro l’umanità’, come Jacopo Fo, va contrapposta un’azione culturale volta a spegnere questa furia ideologica contro i simboli dell’italianità nel mondo”, concludono.
Il Ctim è presente alle manifestazioni che si celebrano in varie città e paesi americani: in particolare va sottolineata quella di Chicago, città in cui il Comitato ha svolto e svolge in prima fila una incessante difesa del monumento a Cristoforo Colombo e degli altri simboli dell’orgoglio italiano.
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