Premessa dalla quale bisogna necessariamente partire. Si sta aprendo, come si sa, una nuova era nella quale un “progresso”, non sempre biologicamente e fisiologicamente sopportabile dall’uomo, vuol competere con la natura solo a fini di profitto.
Era fin troppo prevedibile che saremmo arrivati a questo punto, tant’è che, già da anni, filosofi come Rudolf Steiner, tanto per citarne uno per tutti, ma anche lo scrivente (che non è filosofo) narrava in alcuni libri già a mani anche del Gazzettino, oltre che in “Libreria” presso l’Ordine dei Giornalisti del Veneto, ipotizzavano che il mondo si sarebbe “inceppato”, non solo, ma Steiner aggiungeva anche (sue testuali parole) che l’uomo ad un certo momento sarebbe stato in grado di guarire il tumore, ma non avrebbe mai saputo esimersi dalla pazzia collettiva…
A mio avviso, il virus costituisce una prima avvisaglia che ha messo a nudo l’assoluta impreparazione della scienza, la quale, mi sia consentito affermarlo, continua a fronteggiare il virus praticamente ancora con gli antidoti di mio nonno, seppur con qualche modesta manipolazione scientifica e cambio di nome correlato a detta manipolazione-modifica… Ne è prova che, ancor oggi, si parla solo di mascherine, lavarsi le mani e star lontano da chi può infettarci…cosa che tutti abbiamo imparato entrando in asilo, da piccoli…
Detto questo, consapevole degli strali che mi verranno lanciati dalla scienza sanitaria, OMS in primis, io penso che il virus in essere non potrà mai essere debellato continuando a cercarne il vaccino (che magari fra qualche tempo si dirà che è stato scoperto ma solo, aggiungo io, per interesse economico di chi lo metterà in vendita), ma sia invece urgentemente necessario modificare un sistema economico-finanziario che indirettamente, anzi direttamente, lo produce: mi riferisco alle concentrazioni umane, …urbanistico-fognarie ed alle modalità di produzione in posti angusti ed insalubri al massimo che, giocoforza, sprigionano virus di cui, alle porte di una nuova era così concepita, non si conoscono dinamica ed effetti, tanto da dover assistere impotenti alla loro prolificazione. Esattamente come sta succedendo per il coronavirus per il quale si è dato colpa ai…pipistrelli, ai mercati rionali del pesce e quant’altro, come se non si sapesse che le cose marce producono questi effetti: al posto dei pipistrelli si poteva anche inserire tranquillamente un candido agnello in via di putrefazione… invece di pensare ai siti di produzione fortemente concentrati, come Lombardia, Veneto ecc. (ma anche esteri) che poi hanno giocato un ruolo sulla successiva trasmissione.
Ed in tutto questo bailamme gli uomini della scienza (non tutti per fortuna) ci guazzano, per me fastidiosamente, nelle varie tv per fare share per gli editori, nei mass-media in generale, senza produrre alcunché se non incentivare il terrore presso la pubblica opinione che, teoricamente, ne sa sì meno di loro, ma che, praticamente, ne sa quanto loro con riferimento alle semplici tematiche di igiene per fronteggiare le infezioni.
Questa non è dialettica populistica, ma razionale !
Arnaldo De Porti
(Belluno-Feltre)