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Un inchiesta della magistratura spagnola scuote un organizzazione mussulmana : spunti di riflessione per l’islam in Europa

L’esponente della Federazione delle organizzazioni religiose islamiche in Spagna, il Signor Mounir Benjelloun Al-Andalussi è recentemente stato inchiesta da parte delle autorità di polizia spagnole per presunte violazioni alla sicurezza sociale, al codice del lavoro iberico. Inoltre al presidente di questa organizzazione, il Signor Mounir Benjelloun Al-Andalussi è conosciuto come membro del  Organizzazione di Giustizia e Beneficenza che opera anche sotto questo nome  in Marocco
Questa persona avrebbe incitato all’immigrazione clandestina e all’impiego di personale non regolare nei cantieri di una moschea in corso di costruzione . Tale evento crea una forte polemica all’interno del mondo mussulmano spagnolo per una serie di ragioni. la prima che è inconcepibile  che vi possano presumibilmente essere interessi privati in una costruzione di un luogo sacro. In secondo luogo sembra che appaia anche la possibilità che nel corso di questi affari vi sia presumibilmente stata anche un flusso di denaro dalla spagna verso il Marocco. E’ bene precisare che che l’associazione “”giustizia e  Beneficenza risulta interdetta in Marocco questo a dimostrare come il Regno del Marocco vigili attentamente sulle organizzazioni religiose , proprio per evitare che si possano commettere abusi oppure che si formino gruppi radicalizzati che non fanno bene all’islam , che come tutte le religioni del Libro, è fondata sulla pace e il rispetto. Gli abusi da un lato e la radicalizzazione sono per se stessi contrari al messaggio dell’islam fondato sulla carità, la difesa dei poveri e il dialogo.

Tale evento , però dimostra ancora come sia necessario in Europa creare una cultura che conosca l’Islam e sappia riconoscere quali organizzazioni e quali nazioni portano avanti il vero messaggio.

Se si vuole costruire l’Islam in europa , lo bisogna fare attraverso un dialogo serio e chiaro . Come prospettato anche in altre occasioni, questo dialogo serio e chiaro lo si può fare con il Regno del Marocco che, da sempre , ma ancora di più per impulso di Sua Maestà Mohamed VI deve diventare il modello anche di un Islam in Europa.

Tale scelta di campo, riguarda anche le amministrazioni locali delle grandi e piccole città quando si trovano davanti alla questione su come soddisfare il legittimo desiderio di luoghi di fede per le comunità mussulmane.

 La via è meno complessa , occore dialogare con le autorità del Marocco, attivare tavoli di confronto con esse, con la scuola per imam,predicatori e predicatrici voluta Dal Marocco.

Solo con il confronto con le istituzioni del Regno del Marocco, che possono anche indicare le organizzazioni interdette nel Regno possiamo gettare le basi di un islam in europa e nelle nostre città italiane.

Marco Baratto
Forum Lombardia Marocco

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