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IL PUNTO n. 784 del  2 OTTOBRE  2020 di MARCO ZACCHERA

Sommario: IL MULINO DELLE BALLE – AMORALI SCELTE  BANCARIE – JOE E DONALD: CHE SQUALLORE !

IL MULINO DELLE BALLE

Il ministro del turismo Dario Franceschini è certo “Il turismo italiano tornerà più forte di prima”. Anche il Ministro dell’economia era super-certo “Nel terzo trimestre di quest’anno avremo un rimbalzo a due cifre dell’economia italiana.“ Siamo ad ottobre, trimestre finito, rimbalzo non arrivato. Super-sicuro ovviamente il narciso Conte: “Il Covid può essere una grande opportunità”. Intanto è decisamente fantasiosa la annunciata manovra economica “Quest’anno calo del 9% del PIL, ma l’anno prossimo – vedrete – rimbalzo del + 6%”. Di aumento certo c’è intanto solo il prezzo dell’energia elettrica ( + 15%) e del gas, ma – ci dicono – “Erano diminuiti prima”.

I soldi forse li passerà l’Europa (si spera) quindi – mentre nei ministeri tutti corrono ad accaparrarseli e Conte annuncia l’ennesima task force di “tecnici” si vara una “duplice manovra espansiva” (??!!),  ma in deficit (ovvero si spendono prendendoli a credito i soldi altrui): in pochi mesi il debito pubblico italiano salirà così di un ulteriore 10% del PIL, oltre al 20% già accumulato in sei mesi, ovvero al 160%

“Ma – assicura Gualtieri – in 10 anni tornerà di nuovo al 130% ” Beata speranza, ma intanto si continua nell’infinita serie di slogan e di balle che ci raccontano, tanto che  sfugge ai più il senso stesso delle parole e la dimensione reale dei numeri, che sono catastrofici.

Ogni giorno cresce il mulino delle chiacchiere e dove le “non notizie” diventano notizie, le promesse e gli auspici – sempre positivi – danno i titoli alle prime pagine.  Il trucco è collaudato: solita intervista precotta in copertina o in TV ai vari geni, “si deve, si deve, faremo”, poi nel concreto passano i mesi, la polvere si deposita e non se ne esce.

Eppure ogni sera interviste, para-notizie, TG rassicuranti, sorrisi di circostanza, assicurazioni scontate: è una droga che è diventata così rimbombante che non ce ne accorgiamo più.

Per il turismo, per esempio, servirebbe qualche idea originale tipo non far pagare le autostrade ai turisti stranieri, ma sono due anni che si discute con Autostrade e non si capisce neppure se la concessione sarà revocata o meno. La “manovra espansiva di agosto” non ha lasciato tracce, i livelli occupazionali tengono solo perché i licenziamenti sono vietati, tanti “bonus” annunciati non sono mai stati applicati, sembra che il 40% delle imprese siano in difficoltà e intanto le tasse si pagano.

Poi – localmente, come nel paese – pullulano le sciocchezze, le assurdità, i controsensi. Tuttora contingentato l’afflusso nelle chiese e chiusi gli stadi per le partite dei dilettanti, ma aperti per le “amichevoli”. Precauzioni nelle scuole e discussioni infinite per mesi su banchi (sono state intanto insabbiate le inchieste sulle forniture di banchi e mascherine) e poi sulle distanze, la temperatura i tamponi. Chiacchiere, tanto poi fuori le scuole la “movida” imperversa con locali strapieni, giovani clienti senza mascherina e tavolate con gente assiepata: il Covid ringrazia.

AMORALITA’ BANCARIA NEL DISINTERESSE DELLA POLITICA

Lo ripeto spesso, ma insisto: quando ci sono di mezzo i grandi numeri spesso ci sfuggono le dimensioni del problema. Nella situazione drammatica in cui si ritrova l’economia italiana pochi ricordano che – a parte i contributi fino a 25.000 euro – relativamente poche aziende sono state poi effettivamente in grado di accedere ai contributi maggiori che sono stati soprattutto indirizzati ad alcuni grandi gruppi.

Con trattativa riservata (e a tassi sconosciuti) per esempio Intesa Sanpaolo ha prestato 6 miliardi di dollari alla FCA (l’ex Fiat). Ma cosa rappresentano 6 miliardi? Immaginate in alternativa  un contributo di 50.000 euro ad ogni impresa che si fosse impegnata ad assumere stabilmente una persona in più: anziché finanziare un unico gruppo si sarebbero potute aiutare 120.000 (centoventimila!) aziende concretizzando 120.000 posti di lavoro in più (ovvero ben di più di qualsivoglia reddito di cittadinanza…)  ma si è preferito varare in pochi giorni una sola operazione ad un unico gruppo.

Qui mi chiedo dove sia la logica della strategia del governo, ma tutto tace e nessuno sembra esserne interessato.

Tra l’altro con lo stesso criterio aver buttato via un ennesimo contributo ad Alitalia di 3 miliardi significa – con gli stessi parametri – aver rinunciato ad altri  60.000 nuovi posti di lavoro, ovvero moltissimi di più di quelli che lavorano oggi per la “fu” Compagnia di bandiera.

Ma il dramma non è solo per le imprese, ma  per milioni di famiglie che stanno cadendo nelle grinfie dell’usura perché L’AUTORITA’ POLITICA  HA BLOCCATO LE RATE SU ALCUNI MUTUI, MA NON E’ INTERVENUTA  IN QUESTI MESI A BLOCCARE I FINANZIAMENTI, I “PRESTITO FACILE E I TASSI DELLE “FINANZIARIE ASSASSINE” ,” che  pullulano nel nostro paese con spesso alle spalle mafie e camorra che riciclano così capitali sporchi.

Signori della politica, di tutti i partiti: perché questo disinteresse, questo silenzio? Sapete quante famiglie hanno ricevuto la “buona notizia” che in tempo di Covid potevano uscire dai loro finanziamenti ed usare la carta di credito con un maggior “fido”? In milioni ne hanno approfittato, ma pochi hanno letto i tassi simil-usura che poi vengono applicati, così come ogni ritardo nei pagamenti nei prestiti (e milioni di persone negli ultimi otto mesi non hanno potuto pagare i loro debiti) hanno generato altri costi di finanziamento e penali enormi. Nessuno vede e nessuno ne parla. eppure questa realtà sommersa sfascia le famiglie, stressa, logora e angoscia milioni di persone, ed è diventata una vera piaga sociale. E’ “morale” questo sistema finanziario e bancario ? E perché non se ne parla e – soprattutto – perché non si interviene: è “morale” una politica che non se ne cura?

TRUMP E BIDEN: CHE SQUALLORE !

Ho visto ampie parti del primo dibattito tra i due candidati alla Casa Bianca e pensare che il mondo sarà affidato ad uno dei due contendenti mi preoccupa. Capisco perché la Cina sarà sempre di più ai vertici del mondo: se l’Europa è a pezzi non è che questa America sia destinata ad andare molto meglio. Intanto, lo ammetto, ho fatto il furbo.

Nel senso che da diversi mesi mi sono inserito nella mail list dei (presunti) supporter.

di Donald Trump chiedendo di ricevere notizie sulla sua campagna elettorale. Immediatamente dopo “l’iscrizione” – ben specificando che non sono cittadino americano ma italiano e quindi non potrei comunque votarlo –  ho cominciato comunque a ricevere prima saltuariamente e poi sempre più spesso innumerevoli comunicazioni dai Trumpiani e non solo a firma autografa (digitale) del presidente ma anche di sua moglie,  sua figlia, del vice presidente Pence e rispettivi comitati e famiglie.

Con linguaggio famigliare Trump ostenta verso di me una amicizia profonda, tipo che praticamente abbiamo fatto le scuole elementari  insieme, ma sostanzialmente in ogni mail mi chiede soldi.

Dove sta l’aver fatto il “furbo” ? Che la stessa iscrizione l’ho fatta anche  per la campagna di Biden – non appena confermata la sua nomination – iscrivendomi come suo potenziale “supporter italiano”. Ci credereste? Da un mese mi stanno arrivando altrettante mail  ma anche i democratici sono sempre e soltanto alla disperata ricerca di soldi. Adesso Joe  e Kamala (la sua vice) mi scrivono ogni sera e con loro la Clinton e Obama, anche per loro sono uno di famiglia !

Biden mi dice che devo “dare l’anima” per gli USA e se clicchi il bottone del “si” (ovvero che a dare l’anima ci stai),  esce la richiesta di 500 dollari, con  opzioni a scendere ma – sotto i 50 dollari – esce un disperato “allora fai quello che puoi”.

Anime a prezzi di saldo, insomma,  ma nessuna reciproca proposta politica o  punti programmatici,  una discussione o proposta seria sulle cose da fare, sui programmi o sugli obiettivi raggiunti. Oltre alla  richiesta diretta ( “ Marco, ho bisogno di te! (Trump)”,  oppure  “E’ un tuo dovere aiutarmi, se sei un vero democratico!” (Biden) ) ci sono le offerte in promozione di gadget, cartelli da giardino, trombette, mascherine (che vanno alla grande) adesivi per auto, cappellini, bandiere americane. Tutto ha un prezzo, uno sconto, un supersconto se compri in un “giorno fortunato”  perchè “Oggi i cartelli costano la metà”. Se non compri e non paghi il computer che ti sta dietro prima di esalta, poi ti umilia, comunque ti incita: “ Il presidente sa che ad oggi questo mese non hai ancora versato nulla: fallo ora e comunque prima delle 23.59  di stasera o uscirai di scena”.

Puntualmente  – però – il giorno dopo la tua casella email è nuovamente coperta di messaggi analoghi per una scomunica che non arriva mai.

In compenso ci sono le offerte: “ Versa 50 dollari e da dovunque tu sia ti portiamo (viaggio, vitto e alloggio, tutto pagato!)  alla prossima serata di gala a Los Angeles”.

In realtà ben pochi contribuenti con 50 dollari – lo si capisce solo  leggendo meglio – saranno invitati, solo i vincitori di una lotteria con i posti riservati, ma più giochi (e paghi)  più hai possibilità di vincere. Con  500 dollari ti becchi comunque anche la foto autografa con dedica personalizzata, mentre non si accenna più alle strette  di mano (con il virus, come si fa?) con relativa foto a testimonianza del tuo storico incontro.

Milioni di piccoli contributi a pioggia, a seguire  gli assegni più sostanziosi delle associazioni, club, lobby, categorie, circoli, tutti rigorosamente dichiarati (o almeno si

spera) mentre la corsa si fa man mano frenetica “ Il “Joe che dorme” (così lo chiama Trump)  sta spendendo 65 milioni di dollari in una settimana, dobbiamo fare di più!” incita il presidente. Soldi, soldi, soldi: a contare sembrano soltanto quelli.

Il mio sito www.marcozacchera.it è stato recentemente  rinnovato e arricchito di informazioni, articoli e notizie: dategli un’occhiata!

Grazie a chi mi invia indirizzi di amici e conoscenti per allargare l’indirizzario degli invii de IL PUNTO.

      BUONA SETTIMANA  A   TUTTI                                  MARCO ZACCHERA

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