La Unipolsai Fortitudo Bologna si conferma micidiale e difende il suo scudetto cucendosi sul petto il tredicesimo tricolore, il terzo consecutivo ed il secondo di fila vinto a Serravalle contro il San Marino. La squadra di Daniele Frignani prima rimonta, poi allunga ed infine resiste all’estremo tentativo sammarinese vincendo con il risultato di 6-5 dopo aver perso per infortunio il suo asso, Murilo Gouvea, dopo appena due riprese, affidandosi quindi alla macchina da strike chiamata Alex Bassani, che sostiene il monte di lancio fino al settimo inning, prima di lasciare gli ultimi due out a Filippo Crepaldi e venire incoronato come MVP della serie, grazie anche agli ultimi due out (tra cui lo strikeout conclusivo sul caldo Mattia Reginato) effettuati dal suo compagno di squadra.
Per la cruciale gara7 i due manager si affidano ai loro migliori partenti: Daniele Frignani sceglie Murilo Gouvea mentre Mario Chiarini chiama in causa l’esperto Alessandro Maestri, scelta obbligata visti gli infortuni occorsi a Markus Solbach e Ricardo Hernandez e i 90 lanci effettuati da Fernando Baez in gara6. La sfida tra le due squadre non manca di emozionare sin da subito: il primo attacco è del San Marino (squadra in trasferta in base agli accordi presi tra le due società già prima della conclusione della stagione regolare) e i Titani ne approfittano. Su conto 2-2, Federico Celli colpisce una battuta sulla quale arriva l’interbase Ray-Patrick Didder, ma il tiro del giocatore caraibico è impreciso e permette a Celli di arrivare salvo in prima. Il giocatore simbolo del San Marino viene guidato poi in seconda spinto da un rivedibile bunt di Lorenzo Avagnina, che comunque mette in difficoltà il ricevitore Cesare Astorri, aiutato nell’azione dal prima base Grimaudo, il quale si incarica di assistere il seconda base Dreni per l’out in prima. Passano pochi lanci e, dopo l’eliminazione al volo da parte di Oduber (oggi nell’esterno sinistro con Helder in terza) su Angulo, il San Marino passa grazie a Mattia Reginato, la cui mazza produce una battuta che impegna Didder. Secondo il signor Valerio Pizziconi, arbitro di prima base, il tiro dell’interbase felsineo arriva in ritardo consegnando così a Reginato un un singolo interno che manda a punto il lanciatissimo Federico Celli, che finisce per investire l’arbitro di casa base Fabrizio Fabrizi. L’azione in prima si è comunque rivelata decisamente stretta e per questo motiuvo Daniele Frignani decide di giocarsi subito l’unico challenge a disposizione, ma il replay non ha fatto altro che confermare la chiamata arbitrale. La parte alta termina comunque strizzando l’occhio alla UnipolSai Fortitudo Bologna tre lanci più tardi, con Caseres eliminato in prima base per la via 4-3. La parte bassa del primo inning tocca a Maestri che, nonostante una battuta di Loardi (poi messo strikeout) finita di poco oltre la linea di foul dell’esterno sinistro, e digerito un singolo di Helder, chiude con un ulteriore strikeout su Randolph Oduber. Non va altrettanto meglio il secondo inning, che Maestri apre comunque con uno strikeout sul battitore designato Alex Russo, tornato nel lineup dopo l’infortunio di gara cinque. Alessandro Grimaudo, che ha iniziato questa gara7 in slump 1-16, dimostra cattiveria e recapita un lancio del
Anche la Fortitudo Bologna è costretta a salutare il proprio partente, Murilo Gouvea, ma per infortunio. Sul monte sale allora Alex Bassani, che dà fiducia con un inning perfetto su Di Fabio, Celli e Avagnina ed un quarto inning che ha visto soltanto un carambolesco singolo interno di Oscar Angulo. Nel quinto inning il San Marino rialza la testa e riesce ad accorciare con i doppi di Monello (volata profonda sulla linea dell’esterno sinistro) e Pulzetti, a destra, sulla cui battuta Niccolò Loardi non è preciso. Bassani riesce ad uscire dai guai con uno strikeout su Avagnina dopo una base intenzionale a Celli e la compagine bolognese si risolleva al cambio campo, colpendo Nicola Garbella con un fuoricampo da due punti di Eugene Helder, il secondo della serie, che sparisce oltre l’esterno centro per il provvisorio 5-2, con Garbella che poi subisce un altra valida (singolo) da Oduber per poi uscire in favore di Kourtis, che toglie vie le castagne dal fuoco.
I sammarinesi però non ci stanno e rispondono colpo su colpo nel sesto attacco, con due eliminati, sfruttando un errore di tiro di Helder su una battuta di Caseres, e le valide consecutive di Giovanni Garbella (doppio che supera il guanto dell’esterno centro Bertossi) e Giulio Monello (singolo al centro), che valgono il 5-4. Lo stesso fanno i ragazzi di Frignani, che nella parte bassa colpiscono due singoli consecutivi con Dreni e Didder e segnano il 6-4 su un singolo di Helder con mazza rotta. Il match sembra ormai a portata dei campioni in carica specialmente dopo lo strikeout di Bassani su Di Fabio in apertura del settimo inning. Ma un lancio più tardi Federico Celli celebra il suo primo fuoricampo della Italian Baseball Series 2020, risollevando gli animi di parte del pubblico presente sui gradoni di Serravalle. La gioia però non dura a lungo: Frignani sale sul monte per rilevare Bassani con Filippo Crepaldi che, dopo una base su ball a Lorenzo Avagnina, si riprende in fretta e prima induce Angulo a battere una comoda volata sull’esterno sinistro Oduber, poi apre le celebrazioni con una dritta che Mattia Reginato gira a vuoto per l’ultimo out della stagione di A1 Baseball 2020.
A fine partita la sala stampa de “La Ciarulla” di Serravalle (San Marino) incorona Alex Bassani, protagonista di una vittoria e due salvezze oltre a 8 strikeout e 2 punti guadagnati su 9 riprese lanciate (il secondo lanciatore più utilizzato assieme a Gouvea e Baez), come Most Valuable Player della Italian Baseball Series 2020.
CALENDARIO ITALIAN BASEBALL SERIES 2020
Le parole dei protagonisti dopo gara7 delle IBS 2020. Alex Bassani MVP
da Serravalle (San Marino), Luca Giangrande
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Tre fuoricampo ed uno strepitoso Markus Solbach regalano gara uno al San Marino
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Il maltempo costringe alla sospensione una folle gara cinque
Le parole dei protagonisti dopo gara5 delle IBS 2020
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