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Napoli, al Vomero abbattuto un altro platano in via Luca Giordano

 

Dopo la tempesta dei giorni scorsi il Vomero sembra un campo di battaglia

 

            ” Dopo la tempesta che si è abbattuta su Napoli nei giorni scorsi, alcune strade del Vomero, come via Scarlatti e via Luca Giordano, oggi somigliavano a un campo di battaglia con diverse recinzioni con nastri colorati e tanti rami accatastati sull’acciottolato in attesa di essere rimossi – afferma Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari -. Come se non bastassero i danni prodotti dalla tempesta alle alberature stradali stamani è toccato a un altro platano secolare, posto in via Luca Giordano, nel tratto tra via Carelli e piazza degli Artisti, tagliato in tanti pezzi sotto l’azione delle seghe elettriche “.

 

            ” Abbattimenti – sottolinea Capodanno – che avvengono da diverso tempo a questa parte e rispetto ai quali alcuni residenti hanno palesato, anche attraverso i social network, non poche perplessità, chiedendo che venga fatta chiarezza sui motivi posti alla base delle decisioni che si fanno assumendo al riguardo per quella che sembra assumere i connotati di una vera e propria campagna di abbattimento delle alberature stradali, principalmente platani secolari, le quali rappresentano da sempre un filtro naturale, dal momento che notoriamente, attraverso  il processo della fotosintesi, trasformano l’acqua e l’anidride carbonica in ossigeno utilizzando l’energia proveniente dai raggi solari che colpiscono le foglie. Non solo ma offrono, con rami e foglie, ombra e refrigerio ai passanti, particolarmente graditi in queste giornate di caldo africano “.

 

            “ Sia chiaro – continua Capodanno – è giusto da parte degli uffici competenti, attraverso personale qualificato,  effettuare tutte le verifiche e gli interventi del caso per salvaguardare l’incolumità dei passanti. Si osserva però che, se questi interventi fossero stati fatti per tempo, molti platani, che furono piantati all’atto della nascita del “Nuovo Rione”, voluto dalla legge per il  Risanamento di Napoli nel 1885 e dunque hanno oltre un secolo di vita, potevano essere salvati. Difatti, negli ultimi tempi, anche a causa dell’elevato tasso di inquinamento delle strade del quartiere collinare, i platani secolari sono stati attaccati da diversi agenti patogeni, tra i quali quello del cosiddetto cancro colorato. Danni ha causato anche la tingide del platano che ne ha infestato le foglie, oltre ad arrecare fastidiose punture alle persone. Inoltre è da tempo che queste alberature non vengono potate, raggiungendo anche altezze tra i 15 e i 20 metri, con conseguenze immaginabili quando durante le giornate ventose rami e tronchi vengono sottoposti a sollecitazioni trasversali di notevole intensità “.

 

            “ Insomma – puntualizza Capodanno – uno stato di abbandono del già scarno patrimonio arboreo che sta producendo l’abbattimento di numerosi platani, come testimoniano ancor oggi le fonti d’albero vuote, con una situazione complessiva di precarietà e di abbandono rispetto alla quale è auspicabile che si assumano, con l’immediatezza del caso, gli opportuni e non più differibili provvedimenti “.

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