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CONCLUSI OGGI A BOLOGNA I TRE GIORNI DI INSOLVENZFESTSU DEBITI E DISUGUAGLIANZE

 

Grande successo per l’edizione, on site e on line, della rassegna di dialoghi pubblici per capire crisi, debiti e diritti promossa dall’OCI – Osservatorio sulle Crisi di Impresa.

Tre giorni di incontri e dibattiti nel centro storico di Bologna, tra gli spazi della Cineteca e della Salaborsa, per affrontare i temi del debito e della disuguaglianza: la 9° edizione di InsolvenzFest ha messo al centro del dibattito difficoltà attuali e scenari futuri, grazie alle riflessioni degli economisti, giuristi, giornalisti ed esperti intervenuti in presenza alla kermesse.

“Ci siamo concentrati, in questa edizione ibrida di InsolvenzFest, sul rapporto tra debiti e disuguaglianze. Alla luce, inevitabilmente, del mutato contesto delle relazioni sociali ed economiche riscritte dal coronavirus/Covid-19. Le trasformazioni in atto sembrano mettere in discussione la stessa tenuta degli Stati sociali e la crisi dei modelli cooperativi, come pure i fondamenti etici dell’eguaglianza formale”, osserva Massimo Ferro, consigliere della Corte di cassazione e coordinatore nazionale dell’OCI. “L’esplosione di una nuova qualità della crisi economica rinvia a logiche di selezione in cui la sorte di ogni credito sfida il proprio futuro senza potersi appoggiare in modo prevedibile, e con parametri tradizionali, su aspettative di adempimento del suo simmetrico, il debito. Si tratta di un’epoca in cui il diritto, nella sua aspirazione regolativa, indica livelli nuovi di civiltà e contemporaneamente sfide di partecipazione più complesse.”

Tre gli asset su cui si è sviluppato il dibattito – l’economia, l’istruzione e la mobilità nel territorio e lo sport – per cercare di rispondere tra gli altri agli interrogativi, sempre più pressanti, sul modello di sviluppo che le scelte d’indebitamento dell’oggi stanno disegnando, e che consegnano alle nuove generazioni, non solo una tradizionale quota del debito pubblico, ma la pesante opzione di consumo di risorse scarse e definite in relazione ai beni comuni e agli attivi, altrettanto scarsi, del pianeta stesso.
Di grande attualità anche le riflessioni sul diseguale accesso alla scuola e alla formazione, con particolare riferimento alla necessità di continuare a garantire a tutti i cittadini il diritto all’istruzione e alla crescita culturale.
E ancora, uno sguardo nuovo e attento alla mobilità e all’attività sportiva che, nel quadro restrittivo del lock-down, ha evidenziato saperi e discipline spesso non riconosciuti, specie nel bacino del volontariato e del no profit, che, in condizioni di ordinarietà, assicurano diritti e dignità a masse numerose di persone, con bisogni, esigenze, aspirazioni differenziate. Che oggi chiedono, legittimamente, norme e pratiche nuove, protettive dello sport e della sua universalità inclusiva delle persone come tali, a prescindere dalle performance e della spettacolarità mediatica.

I dialoghi di InsolvenzFest si sono svolti tra: Sergio Rizzo (vicedirettore de La Repubblica) e Fabio Di Vizio (sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Firenze); Virginia Della Sala (giornalista de Il Fatto Quotidiano) e Bruna Zani (ordinario di psicologia di comunità dell’Università di Bologna); Lorenzo Dallari (giornalista sportivo) e Francesca Vitali (ricercatrice e docente di psicologia dello sport presso l’Università di Verona); Maria Teresa Cuomo (associato di economia e gestione delle imprese dell’Università di Salerno) e Angelo Paletta (ordinario di economia aziendale dell’Università di Bologna); Marcello Minenna (direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli) e Loretta Napoleoni (saggista e giornalista).

Sono intervenuti al Festival, oltre a Massimo Ferro e Stefano Della Verità (direttore della Fondazione Forense Bolognese), anche Susanna Zaccaria (assessora alla Scuola, Pari opportunità e al Patto per la giustizia del Comune di Bologna) e Marco Lombardo, assessore alle Attività Produttive, Lavoro e Politiche per il Terzo Settore.

Prologo e chiusura sono invece stati affidati alle rappresentazioni artistiche, prima con l’intervento di Paolo Cevoli dal titolo “Debiti e disuguaglianze: identità e differenze in una lettura d’attore” e poi con il blob a cura di Gian Luca Farinelli (direttore della Cineteca di Bologna) “Identità e differenze: gli ultimi nella storia del cinema”.

Gli incontri di InsolvenzFest, grazie a un importante impegno organizzativo utile a garantire il rispetto delle norme su igiene e sicurezza, si sono svolti in presenza, offrendo a professionisti e cittadini interessati l’opportunità di fruire dal vivo l’esperienza, in ottemperanza ai limiti massimi di capienza delle sale. Ottimi i ritorni in termini di partecipazione on line con migliaia di collegamenti in diretta streaming e le visualizzazioni che continueranno a crescere grazie alla prossima pubblicazione della registrazione dei dialoghi sul sito di OCI. Un ottimo risultato, che l’organizzazione punta a confermare e superare durante la prossima edizione che tornerà ad approfondire il tema del debito associato alle disuguaglianze, dal 23 al 26 settembre 2021.

PATROCINI E COLLABORAZIONI
Promosso dall’OCI- Osservatorio sulle Crisi di Impresa, InsolvenzFest è realizzato con il patrocinio e il supporto del Comune di Bologna; con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e della Città metropolitana di Bologna; in collaborazione con il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bologna, la Fondazione Forense Bolognese, l’Associazione dei Curatori e dei CTU del Tribunale di Bologna, il Consiglio nazionale dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili di Bologna, la Fondazione dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili di Bologna, i Consulenti del Lavoro – Consiglio provinciale di Bologna, la Cineteca di Bologna e Sportfund.
Il Festival beneficia del contributo di Fondazione del Monte, Circolo culturale Marco Biagi, Novecento Editore – Laurana Editore – Versus Zolfo Editore – Melampo Editore, Europa Investimenti, Zucchetti Software Giuridico, Fallco, Fast Finance di BancaIFIS, La Colombo Finanziaria, Gobid.it.

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