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COSA HA DECISO IL COA SULLE NOSTRE ISTANZE –  INFO N°130 –

AL VOSTRO SERVIZIO PER UN’AVVOCATURA MIGLIORE
COA ROMA:

A cura degli Avv. Roberto Nicodemi e Giorgia Celletti

 Buongiorno colleghi,??
Come ricorderete, la settimana scorsa vi avevamo inviato una mail nella quale vi rendevamo edotti delle nostre iniziative per evidenziare al COA le criticità degli uffici giudiziari.
In particolare, chiedevamo al Consiglio romano di affrontare le questioni relative all’UNEP, all’UFFICIO COPIE del Tribunale Civile, all’UFFICIO SUCCESSIONI del Tribunale, del servizio coworking, del CONTROLLO SIEROLOGICO per i colleghi, dello SPORTELLO INFORMAZIONI del Tribunale, della TRATTAZIONE SCRITTA avanti al GIUDICE DI PACE, e della previsione del proseguimento dell’attività amministrativa del Tribunale parzialmente in SMART-WORKING.
A fronte delle nostre istanze, queste sono state le determinazioni del Consiglio prese nell’adunanza del 3 settembre 2020 ( vi ricordiamo che possiamo divulgare queste informazioni solo dopo l’adunanza successiva – nel caso di specie 10 settembre – nella quale il verbale viene approvato definitivamente.):

UNEP: le nostre istanze evidenziavano la presenza di un funzionario positivo al covid-19 e, pertanto, chiedevano di sapere quale erano state le iniziative prese dall’Ufficio Giudiziario e se quel funzionario avesse avuto contatti con avvocati. Inoltre, visto che il servizio risulta ridotto perché prevede che i colleghi possano compiere l’attività professionale una sola volta a settimana, chiedevamo di ripristinare il regolare funzionamento dell’Ufficio, nel rispetto delle norme emergenziali. Il COA ha rinviato ogni decisione all’esito dell’incontro dei colleghi Voltaggio e Graziani con il Dirigente dell’Ufficio. Roberto NICODEMI ha chiesto di partecipare all’incontro, ma la sua richiesta non è stata accolta . Contiamo di darvi ulteriori informazioni dopo la prossima adunanza. Comunque, ad oggi non ci risulta che il servizio sia stato implementato e l’accesso presso l’ufficio è soggetto alla tabella che prevede lo scaglionamento in base alla lettera dell’avvocato.

UFFICIO COPIE TRIBUNALE: A seguito di sollecitazioni ricevute da vari colleghi, abbiamo chiesto l’intervento del Consiglio per cercare di migliorare il servizio ed i tempi di risposta dell’ufficio copie del Tribunale. Ad oggi ci risulta che le copie ordinarie vengono rilasciate dopo quasi 3 settimane e che se si vuole averle entro 2\3 giorni bisogna pagare le marche per l’urgenza. Quindi tanti avvocati sono costretti o ad attendere 20 giorni oppure a pagare il triplo dei diritti. Comunque il COA ha delegato i consiglieri Nicodemi e Voltaggio ad interloquire con il funzionario dell’ufficio.

UFFICIO SUCCESSIONE: come per l’ufficio copie ci siamo fatti portatori di istanze avanzate dai colleghi sui lunghi tempi di risposta dell’ufficio. Abbiamo chiesto al COA di intervenire, ma il Consiglio ha solo “preso atto” della comunicazione. Noi la riproporremmo nella prossima adunanza.

COWORKING: abbiamo richiesto al COA se il servizio avrebbe o meno determinato un costo per il personale messo a disposizione per il funzionamento delle prenotazioni. Il Consiglio ha precisato che avendo già una strumentazione informatica utile per gestire le prenotazioni, non sono previste spese a carico del COA ROMA. La risposta non ci sembra molto chiara. Comunque chiederemo maggiori informazioni su questo servizio nelle prossime adunanze.

CONTROLLO SIEROLOGICO: considerando la ripresa dell’attività giudiziaria, ed i rischi ad essa connessi, abbiamo sollecitato al Consiglio la ripresa dei controlli sierologici gratuiti a tutti i colleghi. Il Presidente ha precisato che il servizio riprenderà nelle prossime settimane e che sarà allocato negli uffici giudiziari.
SPORTELLO INFORMAZIONI TRIBUNALE: abbiamo avuto modo di verificare che alcuni colleghi hanno avuto l’opportunità di contattare gli uffici del tribunale competenti grazie al supporto di questo ufficio informazioni. Pertanto abbiamo chiesto al Consiglio se tale servizio era ancora attivo. Nel corso dell’adunanza ci è stato chiarito che il servizio informazioni è pienamente attivo. (indirizzo e-mail informazioni.tribunale.roma@giustizia.it  – recapiti telefonici: ☎️ 324.5553918 – 324.5320411. Il servizio telefonico sarà attivo dalle ore 8,30 alle ore 13,00 dal lunedì al venerdì, anche attraverso messaggistica WhatsApp).
GIUDICE DI PACE: Nella previsione della trattazione scritta delle cause avanti al Giudice di Pace , abbiamo evidenziato che è stata prevista la nuova modalità di svolgimento dell’udienza anche avanti a questo ufficio. E’ previsto che i giudici dispongano il deposito di memorie in cancelleria, mentre  non è previsto lo scambio con le parti costituite. E’ evidente che se la finalità della trattazione scritta era quella di evitare che troppi avvocati si recassero presso l’Ufficio Giudiziario, determinando una situazione di eccessivo assembramento, la nuova metodologia non raggiunge il fine che si era preposta: si avranno maggiori accessi negli uffici e non sarà rispettato il contraddittorio. Anche su questo abbiamo avuto la percezione che gli avvocati romani non siano stati tenuti in debita considerazione e nei provvedimenti dei capi degli uffici giudiziari si sia tenuto conto solo delle necessità dei magistrati e dei cancellieri ma , forse, è solo una nostra impressione. Comunque, il Consiglio ha delegato il consigliere Gentile a far presente nei prossimi incontri istituzionali la problematica ed ha precisato che era già stata richiesta l’attivazione di mail dedicate.
ATTIVITA’ AMMINISTRATIVA UFFICI GIUDIZIARI IN SMART-WORKING: vista il provvedimento del Presidenza del Tribunale nella quale si evidenziava che l’attività degli amministrativi sarebbe rimasta in smart-working fino al 15 settembre 2020 e che, successivamente, sarebbe stata regolamentata in diversa modalità e che tale provvedimento era stato frutto anche di interlocuzione con il COA, abbiamo chiesto al Consiglio come mai avessimo condiviso tale decisione. Nel corso dell’adunanza del 3 settembre il Presidente ha precisato che sul punto non c’è stata alcuna comunicazione e tantomeno condivisione, in quanto il Presidente è stato semplicemente informato che sarebbe stata emessa una comunicazione, senza specificazione del contenuto che pertanto, non poteva consentire alcuna adesione. Il Consiglio ha preso atto. Ma allora la domanda che nasce spontanea è : se il Presidente del COA nulla sapeva, una volta emesso il provvedimento perché non abbiamo fatto nulla? E se noi lo abbiamo informato perché il Consiglio invece di prendere opportuni provvedimenti ne prende solo atto?
Sicuri di svolgere con serietà ed impegno l’incarico da voi affidatoci, rimaniamo a vostra disposizione per ogni ulteriore chiarimento, anche telefonicamente  al numero 3286928765,
Con l’impegno di sempre.
I CONSIGLIERI COA ROMA
Avv. Roberto NICODEMI e Avv. Giorgia CELLETTI

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