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FREE GREEN SICILIA – SOS BENI CULTURALI SIRACUSA: NON BASTAVA LA PANDEMIA ADESSO ANCHE IL CARAVAGGIO PER DARE IL COLPO DI GRAZIA AL TURISMO!

 

“SE SGARBI FORSE VINCE LA SICILIA ESCE ANCORA UNA VOLTA SCONFITTA VERGOGNOSAMENTE PROPRIO GRAZIE A CHI DOVREBBE DIFENDERE I SUOI PATRIMONIO CULTURALE ED INVECE DI FATTO LI SVENDE PER UNA MANCIATA DI DENARI!”

 

Nel comunicato precedente quando si pensava che il Seppellimento di Santa Lucia del Caravaggio (1608) sarebbe rimasto a Siracusa, grazie alle proteste dei cittadini ed esperti, abbiamo azzardato a dire, forse per convincere le Autorità che sostenevano il trasferimento dell’opera a Rovereto,  che tale opera  per Siracusa rappresentava, come per Parigi, la ‘Gioconda’ facendo seguire la domanda:  abbiamo mai sentito parlare del prestito della Gioconda da parte del Louvre ad un altro museo d’arte? La risposta era scontata No! Così è sempre stato da quando la Gioconda è stata esposta Louvre e così dopo il furto nel lontano 1911!

 

Eppure l’unica opera del Caravaggio di Siracusa esposta alla Badia di S. Lucia, così come la Gioconda per Parigi,  resta da decenni l’attrazione principale della città senza la quale i visitatori rischiano di diminuire  di molto con la conseguente ed ennesima penalità sul turismo culturale già messo a dura prova dalla pandemia da corona-virus rischiando di dare il colpo di grazia.

 

E allora perché  e con quale senso di responsabilità – afferma Alfio Lisi portavoce di Free Green Sicilia – la Regione e la  Sovrintendente ai Beni Culturali di Siracusa (sostenuti da Vittorio Sgarbi in qualità di Presidente del Museo di Rovereto che a seguito delle crescenti contestazioni avrebbe detto secondo organi di stampa  “Tenetevelo pure non sono più interessato al prestito…..” per poi fare marcia indietro)  hanno dato la loro disponibilità a prestare per mesi l’opera caravaggesca  che peraltro pare non sia in buone condizioni a causa dell’esposizione non adeguatamente preservata e dunque avrebbe bisogno di urgenti e inderogabili restauri per la sua conservazione?

 

Eppure l’opera d’arte che è stata esposta nella chiesa  di piazza Duomo, come dicono le statistiche, viene vista in media da oltre tremila visitatori al giorno  più di ogni altro sito culturale della città ma a quanto pare tale aspetto non interessa alle Autorità regionali e locali!

 

Perché, ci chiediamo, da quando il Seppellimento di S. Lucia è stato esposto alla Badia di S. Lucia il Governo regionale e i numerosi assessori che si sono susseguiti, tra questi lo stesso Sgarbi,  non hanno per nulla pensato a cercare fondi per il suo restauro e per la sua adeguata esposizione nel rispetto della normativa regionale in materia di opere d’arte e del Codice dei Beni Culturali, preferendo sperperarne denaro per iniziative futili e di nessun valore culturale?

 

Eppure oltre ai fondi regionali che guarda caso non sono mai arrivati si potevano e si possono  utilizzare i fondi raccolti grazie alla tassa di soggiorno di Siracusa in quanto la sua finalità è la conservazione e promozione dei beni culturali (a tal proposito ci chiediamo e chiediamo alla Regione e ai Sindaci:  come vengono spesi in tutta la Sicilia tali fondi?). Non solo basterebbe fare pagare alle migliaia di visitatori giornalieri un ingresso simbolico di un euro finalizzato proprio al restauro del Caravaggio e così facendo in questi anni, si sarebbe riusciti a raccogliere  milioni di euro con i quali oltre al restauro dell’opera caravaggesca si potevano restaurare altre opere e monumenti della città di Siracusa in cattivo stato. Affinché tutto, come spesso accade in Sicilia da sempre, ciò che non è stato fatto fino ad oggi si faccia da domani mattina  invece di ‘svendere’ moralmente l’opera per una manciata di euro!

 

E’ uno scandalo tra l’altro – sostiene Alfio Lisi portavoce di Free Green Sicilia – che la Regione abbia dimenticato, forse volutamente, di inserire  il Caravaggio di Siracusa così come le due opere dello stesso artista presenti nel Museo di Messina, e come dovrebbe essere per tutte le opere di Antonello Da Messina, nel decreto regionale emanato dal 2009 proprio dall’Assessorato regionale ai Beni Culturali come bene culturale inamovibile dalla sua città a cui contribuisce a dare lustro.

 

Alfio Lisi

Portavoce

Free Green Sicilia – SOS Beni Culturali

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