Nella foto da sinistra: Giuseppe Scigliano, Francesco Bonsignore, Giorgio Taborri, Beatrice Virendi e Pierluigi Vignola
Presenti anche il Console Generale d’Italia Giorgio Taborri ed il Presidente del Comites Giuseppe Scigliano
L’8 settembre scorso si è svolto ad Amburgo ad un evento commemorativo degli Internati Militari Italiani. L’evento è stato promosso da alcune Associazioni, coordinate dal Sig. Holger Artus, “Initiative Kein Vergessen im Kontohausviertel”, “Initiative Dessauer Ufer”, “St. Pauli-Arkiv/Projektgruppe Italienische Militaerinternierte”, “Arbeitsgemeinschaft Neuengamme e.V., Arbeitskreis Distomo” allo scopo di attirare l’attenzione delle Autorità e dei cittadini di Amburgo sulle terribili vicende di cui furono vittima gli Internati Militari Italiani e lanciare l’iniziativa per la collocazione di una apposita “Pietra d’inciampo” loro dedicata a perenne monito, la cui inaugurazione sarebbe prevista per il febbraio 2021. La manifestazione è stata organizzata nel quartiere centrale del Kontohausviertel, di fronte alla sede del Bauer Media Group, che sfruttò molti degli oltre 12.500 Internati Militari Italiani sottoposti ai lavori forzati, detenuti ad Amburgo dal regime nazionalsocialista tra il 1943 e il 1945.
All’evento, al quale erano presenti numerosi cittadini tedeschi, sono intervenuti, tra gli altri il Console Generale d’Italia ad Hannover Giorgio Taborri, nonché il Presidente del Comites di Hannover, Dott. Giuseppe Scigliano, accompagnato dal Vice Presidente Francesco Bonsignore, e il responsabile della Missione Cattolica italiana di Amburgo, Don Pierluigi Vignola, la Presidente della Commissione Cultura del Parlamento della Città-stato di Amburgo, Gabi Dobusch, il CEO del Bauer Media Group, Harald Jessen, il Direttore della sezione di Amburgo del Sindacato Ver.di, Bertold Bose, il Presidente di Arbeitskreis Distomo, Lars Reissmann,
La ricercatrice presso il Museo del campo di concentramento amburghese di Neuengamme, Susanne Wald, assieme ai giovani collaboratori Lisa Hellriegel e Jonas Jakubowski, hanno svolto un excursus storico sulla vicenda degli Internati Militari Italiani in Germania e ad Amburgo in particolare, citando anche le testimonianze lasciate da alcuni superstiti.
La Presidente Dobusch ha sottolineato in modo particolare l’esigenza di approfondire e riconoscere pubblicamente il trattamento disumano di cui furono vittima ad Amburgo gli Internati Militari Italiani al quale molti non sopravvissero, anche come insegnamento alle più giovani generazioni. Il Ministro della Cultura della Città stato di Amburgo, Carsten Brosda, impossibilitato a partecipare, ha inviato un messaggio che è stato letto nell’occasione. Dopo aver ripercorso le vicende storiche che portarono i militari italiani all’internamento nei campi di concentramento e ai lavori forzati in Germania dopo l’armistizio del settembre 1943, Brosda ha concluso il suo messaggio con le seguenti parole: “Mi inchino davanti alle vittime italiane e sostengo questo importante segnale, che parte dall’odierna manifestazione rivolta proprio alle vittime italiane.”
A nome del Bauer Media Group, Harald Jessen ha evidenziato la necessità per le imprese tedesche che durante la seconda guerra mondiale sfruttarono gli internati sottoposti ai lavori forzati di confrontarsi sempre più approfonditamente con tale tragico passato e promuovere iniziative che onorino la memoria delle vittime e la consapevolezza delle giovani generazioni.
Il Console Generale Giorgio Taborri ha sottolineato in particolare l’importanza dello svolgimento di questo evento nella città di Amburgo dove, nel Cimitero Militare Italiano d’Onore di Oejendorf, sono sepolti oltre 5800 militari e civili italiani, prigionieri costretti ai lavori forzati in tutto il territorio tedesco nordoccidentale durante il secondo conflitto mondiale. Il Console Generale ha inoltre evidenziato la fedeltà degli Internati Militari Italiani al giuramento prestato ed il rifiuto di ogni offerta di possibile collaborazione con il nazi-fascismo.
Il Presidente del Comites di Hannover, Giuseppe Scigliano, nel ribadire il monito perenne sull’assurdità della guerra che emerge dagli avvenimenti storici evocati, ha attirato in particolare l’attenzione sul progetto speciale avviato dal Comites di Hannover e sostenuto con il contributo del MAECI dal titolo “Tante ragioni per dire no. Internati Militari italiani 1943-45”, che si avvale anche della collaborazione scientifica della Signora Susanne Wald.