FREE GREEN SICILIA
Per l’ennesima volta la Regione fa proprie le richieste delle lobby della caccia e delle armi ed emana su misura delle stesse un calendario venatorio che prevede l’illegittima e devastante pre-apertura quando tra l’altro la stragrande maggioranza delle specie selvatiche accudisce ancora i propri piccoli andando così contro alla legge nazionale sulla caccia 157/92 e il vincolante parere dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).
Lo stesso ISPRA si è espresso in modo radicalmente sfavorevole non solo alla pre-apertura della caccia ma anche ai periodi e alla cacciabilità dei seguenti uccelli di terra e acquatici: colombaccio, quaglia, merlo, tortora, beccaccia, tordo, cesena, combattente, moretta, alzavola etc. Tutti animali che, come il coniglio selvatico, sono ridotti ai minimi termini di sopravvivenza e a rischio scomparsa al territorio siciliano.
Tra l’altro tale calendario venatorio è in contrasto anche con le sentenze del TAR di Palermo determinate dal ricorso della associazioni ambientaliste e animaliste in quanto in aperto contrasto con le leggi nazionali e internazionali sulla salvaguardia della fauna e del loro habitat.
Dunque chiediamo al Presidente della Regione – afferma Alfio Lisi portavoce di Free Green Sicilia – che da sempre si dice a parole ‘animalista’, che venga rispettata l’opposizione scientifica dell’ente nazionale riconosciuto dallo Stato e dalla stessa legge nazionale sulla caccia che è l’ISPRA, e conseguentemente che il calendario venatorio venga ritirato e rivisto radicalmente nel rispetto della normativa vigente e della natura siciliana , che sia eliminata l’illegittima pre-apertura, che siano eliminati dalla cacciabilità gli animali che rischiano di scomparire dalla Sicilia, così come siano ridotti ai minimi termini i giorni di caccia delle altre specie, mammiferi e uccelli.
Alfio Lisi
Portavoce
Free Green Sicilia