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PREMIO AL MIGLIOR DOCUMENTARIO 2020 AL “FESTIVAL DEL CINEMA CITTÀ DI SPELLO ED I BORGHI UMBRI – LE PROFESSIONI DEL CINEMA”

MOTHER FORTRESS

Nell’ambito della serata conclusiva della nona edizione il riconoscimento alla regista Maria Luisa Forenza per la sua opera sulla Fede in tempo di guerra.

Foto di Alessio Vissani ©

Ha conquistato il Premio come Miglior Documentario 2020 al nono “Festival del Cinema Città di Spello ed i Borghi Umbri – Le Professioni del Cinema” il lungometraggio di Maria Luisa Forenza MOTHER FORTRESS, un’opera vissuta in prima linea raccontando in un monastero siriano la pericolosità quotidiana delle vite dei religiosi, e seguendo convogli umanitari di pronto soccorso che dall’antico villaggio cristiano di Qarah si sono spinti attraverso terreni minati dagli opposti fronti della guerra terroristica: Homs, Aleppo, sino a raggiungere Raqqa, Deir Ezzor e il fronte del fiume Eufrate. La motivazione con cui la giuria ha decretato il riconoscimento è stata la seguente: “Per aver saputo raccontare il coraggio di una fede che è riposta più nell’uomo che nel divino, per aver puntato un faro su una zona d’ombra del mondo e della nostra storia, per aver delineato i contorni del coraggio di una donna che combatte una guerra silenziosa con l’arma della bontà.”

La regista sarà ospite martedì 25 agosto nel Tg diurno di Rai News per narrare della sua esperienza umana e artistica che l’ha condotta a realizzare, in più riprese dal 2014 al 2017, un film-documentario oggettivo e antiretorico, definito recentemente da Alfredo Baldi “miracolo di sapienza narrativa, raggiunta attraverso la semplicità, la sincerità e la sottrazione”.

MOTHER FORTRESS, Menzione Speciale del Tertio Millennio Film Fest (Città del Vaticano), in Italia è stato precedentemente ospitato in rassegne significative quali il Meeting di Rimini, Milano Movie Week e Festival Human Rights Nights di Bologna. Attualmente fa parte del ciclo “Racconti italiani” distribuiti dalla FICE.

MOTHER FORTRESS (Italia, 2019)

soggetto, sceneggiatura, regia: Maria Luisa Forenza
fotografia, suono presa diretta: Maria Luisa Forenza, Giulio Pietromarchi

montaggio: Annalisa Forgione, Maria Luisa Forenza
sound editing: Marco Furlani

sound mix: Marcos Molina

color grading: Vincenzo Marinese

produzione: Maria Luisa Forenza per Damascena Film

in collaborazione con Rai Cinema, MAECI-DGPSP, Roma Lazio Film Commission
distribuzione: Rai Cinema, Damascena Film, FICE

durata: 77′

lingue originali: Inglese, Francese, Arabo, Spagnolo

sottotitoli: Italiano

Sinossi

Madre Agnes, assieme a monaci, monache provenienti da Francia, Belgio, Portogallo, Libano, Cile, Venezuela, Colorado-USA (di cui alcuni ex-giornalisti), affronta gli effetti della guerra in Siria sul suo monastero, situato ai piedi delle montagne al confine con il Libano dove ISIS insidiosamente si nasconde.

Nonostante sia esso stesso obiettivo di attacchi, il monastero accoglie orfani, vedove, rifugiati (cristiani e sunniti), vittime di una guerra fratricida che dal 2011 ha prodotto caos e devastazione. Organizzando un convoglio di ambulanze e camion, che percorrono strade controllate da cecchini, Madre Agnes persegue la rocambolesca missione di fornire aiuti umanitari (cibo, vestiti, medicine) ai siriani rimasti intrappolati nel paese. Esplorazione non della guerra, ma della condizione umana in tempo di guerra, il film è un viaggio fisico e spirituale, una ‘storia d’amore’ con destinazione Roma dove il senso del racconto si rivela…

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