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NIGERIA, COLTORTI-FERRARA (M5S): NO A IMPICCAGIONE GIOVANE CANTANTE PER BLASFEMIA

 

Roma, 20 ago – “Pochi giorni fa un tribunale islamico dello stato di Kano, in Nigeria, ha condannato a morte per impiccagione un giovane cantante, Yahaya Sharif Aminu, 22 anni, con l’accusa di blasfemia. La sua colpa sarebbe stata scrivere e diffondere una canzone che osannando un imam è stata considerata offensiva nei confronti del profeta Maometto. La sharìa, la legge islamica, è in vigore in 12 stati della Nigeria su 36, e può giudicare solo i musulmani. Molte condanne a morte emesse in passato non sono state eseguite grazie alla pressione internazionale che ha convinto lo Stato centrale nigeriano a intervenire per sospendere l’esecuzione. Amnesty International ha definito questa vicenda “una parodia della giustizia” e ha sollecitato il rilascio immediato e incondizionato di Aminu. Rivolgiamo un appello alle autorità nigeriane affinché anche questa sentenza di morte non venga applicata. A tale scopo abbiamo contattato il nostro ministro degli Esteri Luigi Di Maio affinché si adoperi per salvare la vita di questo giovane”.
Lo dichiarano i senatori del Movimento 5 Stelle Mauro Coltorti e Gianluca Ferrara.

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