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Senza tregua

Te lo dico perché i fatti quando vengono avvolti in confezioni deprimenti, ammuffiscono. E la muffa, l’umidiccio rassegnarsi e la ricerca del riposo ipnotizzano la mente ed assopiscono la reazione. Questo è il momento in cui bisogna reagire e subito. Mettersi in forma. Strabiliare chi ci ha amato senza nulla pretendere in cambio. Gli è dovuto. E’ ora di mostrare un altro asso cacciato dalla manica. Oggi, subito. Abolire la ricerca della tranquillità, della sedia, dell’aperitivo da salottino che accompagna inesorabilmente alla fine. Domani non ci riserva che questo aumentare parossistico della ricerca del riposo fittizio che è quello che allontana da noi la volontà. La vera morte vivente. Prova a sovvertire una coerenza sclerotica assecondando il volere degli affetti forse, ma solo forse, unica certezza. Rivolta il calzino ed accetta con il sorriso il cambiamento. Farai felice e, quando la consapevolezza del fatto che invece avevi ragione ti raggiungerà, allora sorriderai bonario. Sei tu che devi condurre il gioco alla scacchiera, per te e per l’altro senza per questo giocare con te stesso. Lo puoi fare ed allora lo devi fare oggi e subito. Abbiamo tempo, quel tempo che non esiste perché vi abbiamo messo le mani dentro e lo abbiamo impastato come meglio volevamo non potendo volere e potere fare altro…allora. La pretesa resta tutta in piedi forte, decisa, combattiva nei panni nuovi vivaci del movimento e della resistenza della mente e del corpo. E’ venuto il momento di smettere di riposare.(s.v.)

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