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Respirare diossina a Colli Aniene e Tor Cervara

Trascrivo alcune righe da un articolo apparso il 10 agosto su “Abitare A Roma.it”.

“Rogo con fumi alla diossina invade Colli Aniene e Tor Cervara. Ancora una volta a bruciare è una discarica abusiva di via Tor Cervara presso il civico 154 ossia a pochi passi dal parco naturale della Cervelletta. Rifiuti tossici e di altra differente natura bruciano dal pomeriggio di ieri mentre i vigili del fuoco lavorano instancabilmente per domare le fiamme sotto il sole bollente di agosto. Purtroppo la temperatura calda, unita al materiale altamente infiammabile, potrebbe alimentare nuovi focolai con i conseguenti fumi tossici. I residenti di questo territorio sono giustamente preoccupati per questi continui roghi a cui nessuna amministrazione riesce a mettere fine”.

Ancora una volta gli abitanti dei due quartieri, i bambini dei due quartieri, sono stati costretti a respirare diossina. Lavoro instancabile dei vigili del fuoco, tempo ed energie spesi, denaro speso per spegnere l’incendio di una discarica abusiva. Non sarebbe meglio, mille volte meglio, spendere tempo, denaro ed energie per evitare che le discariche abusive siano create? Non sarebbe meglio, mille volte meglio, bonificarle appena individuate? Oppure è difficile individuarle? Ma come è possibile se durante le restrizioni a causa della pandemia, le forze dell’ordine erano in grado di individuare un uomo che prendeva il sole sulla spiaggia?

Renato Pierri

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