Il Sottosegretario Scalfarotto ha avuto oggi un colloquio telefonico con il Deputy United States Trade Representative (USTR) Jeffrey Gerrish sul tema delle relazioni commerciali transatlantiche ed in particolare sulla questione della revisione periodica del regime di dazi che gli Stati Uniti hanno facoltà di imporre a seguito della sentenza dell’OMC sui sussidi Airbus. Come noto infatti nel 2019 sono stati colpiti prodotti italiani soprattutto nel settore agroalimentare con tariffe doganali lasciate invariate in occasione dell’ultima revisione del febbraio scorso (a seguito della visita a Washington dello stesso Scalfarotto), nonostante i margini incrementali che la sentenza OMC avrebbe riconosciuto agli Stati Uniti.
Al centro dei colloqui l’importanza di preservare la partnership tra Italia e Stati Uniti e la necessità assoluta di evitare tariffe aggiuntive certamente dannose per entrambi i sistemi economici in questa faste di crisi post Covid e non positive per lo stato complessivo delle relazioni transatlantiche.
“L’Italia, come noto pur non essendo un Paese membro del Consorzio Airbus, è stata ingiustamente colpita da dazi imposti sui propri prodotti” ha sottolineato il Sottosegretario Scalfarotto. “Per questo motivo, in occasione di ogni incontro con i Governi di Germania, Francia, Spagna e Regno Unito negli ultimi mesi, abbiamo ricordato la necessità di rivedere il proprio regime di sussidi pubblici in modo da rispettare quanto disposto dall’Organo di Appello dell’OMC. Come ho avuto modo di sottolineare al Vice USTR Gerrish nel corso del colloquio di oggi, l’annuncio la settimana scorsa da parte del Commissario Hogan dell’eliminazione dei sussidi sui finanziamenti Airbus da parte di Germania e Spagna (in linea con quanto richiesto dall’OMC), premia i nostri sforzi e va esattamente nella direzione da noi auspicata. Ho pertanto ricordato all’Amb. Gerrish, alla luce del lavoro comune svolto da Italia e Stati Uniti su questa vicenda a seguito del nostro incontro di Washington a fine gennaio, non solo l’auspicio che non venga ulteriormente penalizzato il made in Italy a conclusione della revisione in corso, ma anche che si possa cooperare per arrivare a rimuovere i dazi imposti nel 2019 soprattutto su formaggi e alcolici.”