Il Movimento per il Socialismo (MAS) – Bolivia e Convergenza Socialista (CS) – Italia, promuovono L’APPELLO INTERNAZIONALE PER LE PROSSIME ELEZIONI GENERALI DEL 2020 IN BOLIVIA

Il Movimento per il Socialismo (MAS) – Bolivia e Convergenza Socialista (CS) – Italia, promuovono L’APPELLO INTERNAZIONALE PER LE PROSSIME ELEZIONI GENERALI DEL 2020 IN BOLIVIA. In allegato, il word e il pdf, in Italiano, Inglese e Spagnolo.

Sosteniamo politicamente il MAS e monitoriamo le elezioni. Ai partiti e alle organizzazioni politiche socialiste e comuniste contro il colpo di Stato e contro l’imperialismo.

I partiti e le organizzazioni politiche socialiste e comuniste, preso atto della grave situazione di illegalità in Bolivia e che:

  1. Il 20 Ottobre del 2019 si è votato per le presidenziali in Bolivia e Evo Morales si è candidato per la terza volta ottenendo una vittoria schiacciante. Dopo la vittoria netta, la pressione internazionale contro Morales è diventata insostenibile e, l’11 Novembre 2019, il Presidente eletto è costretto ad abbandonare la Bolivia su invito del capo della polizia. Prima andando in Messico, poi in Argentina, Morales si è salvato dalla reazione dei golpisti. Sorte che però non ha risparmiato tanti altri esponenti politici, sindacali e semplici manifestanti per la giustizia e la democrazia.

  1. L’esilio forzato di Evo Morales, il primo Presidente indigeno della Bolivia, dopo quasi 14 anni di presidenza, ha fatto riesplodere lo scontro razziale, tra le classi medie o ricche urbane di discendenza europea, e quelle di discendenza indigena, prevalentemente operai e contadini. Evo Morales, primo Presidente nativo della Bolivia e leader sindacale dei cocaleros boliviani, una federazione di campesinos Quechua e Aymara, è stato, ed è tuttora, il Presidente a cui si indentificano gli indigeni e i contadini, la classe lavoratrice.

  1. Dall’esilio forzato di Evo Morales, sono riemerse i conflitti razziali tra le pianure orientali più ricche, popolazioni in gran parte cristiana e di origine europea, e gli altopiani occidentali più poveri con abitanti agricoltori prevalentemente indigeni e seguaci del culto della Pachamama.

  1. Adriana Guzmán, rappresentante del “movimento femminista comunitario” boliviano e delle donne indigene, ha affermato in un’intervista al megazine El Salto Diario, del 14 novembre 2019, che i gruppi violenti, autori degli omicidi, provengono dall’Unione dei Giovani di Cruceñista, che nel 2008 aveva già un gruppo armato la cui missione era uccidere i nativi. Un gruppo fascista e razzista. Vi sono anche giovani studenti universitari, membri di questi gruppi, che hanno generato terrore. Quindi, le organizzazioni sociali, composte da indigeni e contadini, vengono attaccate. Adriana Guzmán ha sostenuto che sono stati attaccati soprattutto gli uomini e le donne Aymara e Quechua.

  1. Solo durante il primo mese di golpe, nel novembre 2019, il bilancio dei deceduti è salito a 32, con oltre 30 feriti gravi, acausa dell’ondata di violenza scatenata nel paese dopo le elezioni del 20 ottobre 2019, delle dimissioni forzate e dell’esilio dell’ex presidente Evo Morales.

  1. Il blocco dell’impianto di Yacimientos Petroliferos Fiscales (YPFB)a Senkata ha causato carenze di carburante sia a El Alto che a La Paz. L’80% dei trasporti pubblici ha avuto enormi carenze, secondo i dati del sindacato locale, in una città in cui vi è anche una carenza di frutta, verdura e prodotti a base di carne, come il pollo.

  1. Il colpo di stato ha creato scompiglio e suscitato timore di un ritorno all’instabilità politica nel Paese, nel quale vi sono stati 190 tentativi di colpi di stato e rivoluzioni dalla data della sua indipendenza nel 1825, in una costante lotta di classe tra le élite del capitale e del settore privato e le popolazioni rurali, lavoratrici.

  1. L’arrivo al potere di Evo Morales nel 22 Gennaio del 2006 ha rappresentato un cambio di paradigma radicale e positivo per le popolazioni indigene, rurali, lavoratrici, in una situazione dominata dalle élite politiche filo USA. L’arrivo di un sindacalista indigeno e contadino ha consentito l’accesso, ai circoli del potere, dei settori tradizionalmente lasciati indietro nel processo decisionale, nonostante il loro carattere maggioritario nella popolazione.

  1. Il successo più grande dei governi Morales è stato l’introduzione di una nuova Costituzione politica che ha dichiarato la Bolivia uno stato plurinazionale, consentendo l’autogoverno delle popolazioni indigene. Inoltre la Magna Carta ha creato un Congresso con posti riservati ai gruppi delle minoranze etniche del Paese.

  1. Intanto il governo provvisorio Áñez, che rappresenta il settore conservatore e cristiano e deprime fortemente la speranza di emancipazione degli indigeni, ha dichiarato il capodanno Aymara, festeggiato ogni 21 Giugno, festività satanica e ha rifiutato la celebrazione dei riti della cultura andina.

DICHIARANO

  1. a)

di sostenere politicamente Evo Morales e il Movimento per il Socialismo (MAS);

  1. b) di rafforzare il monitoraggio delle imminenti elezioni presidenziali del 2020 in modo tale che avvengano in piena trasparenza e spirito democratico;
  2. c) di rafforzare a livello internazionale lo spirito di solidarietà politica nei confronti del MAS e di tutte le organizzazioni politiche socialiste e comuniste in difficoltà;
  3. d) di creare una rete internazionale di supporto politico reciproco tra tutte le organizzazioni firmatarie di questo appello.

I partiti e le organizzazioni politiche socialiste e comuniste che qui firmano l’appello lavoreranno insieme, unendo le forze, per il raggiungimento degli obiettivi sopra esposti.

PER TUTTI GLI ESSERI UMANI

PER LA CLASSE LAVORATRICE

PER IL SOCIALISMO E IL COMUNISMO

Le adesioni saranno aperte sino al giorno delle elezioni.

 

PRIMI FIRMATARI:

Movimento per il Socialismo (MAS) – Bolivia
Convergenza Socialista (CS) – Italia
Partito Comunista del Kurdistan – Iraq
Partito Operaio Ungherese – Ungheria
Partito Comunista – Svizzera
Partito della Liberazione – Argentina
Nuovo Partito Comunista di Aotearoa – Aotearoa (Nuova Zelanda)
Partito Comunista Cileno (Azione Proletaria) – Cile
Partito Comunista dei Popoli di Spagna – Spagna
Partito dei Lavoratori e dei Contadini della Turchia (TIKP) – Turchia
Partito Comunista Operaio Spagnolo (PCOE) – Spagna
Unione Proletaria – Spagna
Associazione ALBA SUIZA (Svizzera)
Nuovo Partito Comunista della Gran Bretagna – Regno Unito
Movimento per la rivoluzione dei cittadini Europa – Ecuador

 

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