Design Week 2021 | BASE lancia alle nuove generazioni e alle università una grande chiamata collettiva per ripensare, attraverso il design, nuovi modi di vivere | Al via da settembre la Call ufficiale

Il futuro visto dal futuro: BASE lancia alle nuove generazioni e alle università italiane e internazionali una grande chiamata collettiva per ripensare, attraverso il design, nuovi modi di vivere.

Da una settimana a un anno, il Fuorisalone diventa l’occasione per una

co-progettazione a lungo termine – e in chiave transdisciplinare – sviluppata a quattro mani fra BASE e le realtà coinvolte, per raccontare dove sta andando la nostra società.

Immaginiamo di essere nel 2033 e di ripensare a questo 2020, guardando tempo dopo alla Design Week che non c’è mai stata. All’epoca, la domanda del curatore della Biennale di Architettura di Venezia Hashim Sarkis “Come vivremo insieme?” sembrava una presa speculativa su un futuro lontano. La realtà ci ha insegnato il contrario. Così, l’affermazione di trovare nuovi modi di vivere insieme si è trasformata in una necessità.

A partire da questo presente e con la volontà di costruire un nuovo futuro, BASE guarda già al prossimo Fuorisalone scegliendo di indagare le tematiche più attuali scaturite da questo particolare momento storico abbracciando un concetto di design antropologico, dalla costruzione identitaria ai comportamenti sociali. E lo fa attraverso lo sguardo delle giovani generazioni e delle principali istituzioni formative nazionali e internazionali che le rappresentano. Come? Chiamando a raccolta – con una Call che verrà lanciata a settembre – università, accademie, luoghi di formazione non convenzionale che abbiano voglia di mettersi in gioco per cercare soluzioni innovative in risposta all’attuale e inevitabile fase di ripensamento globale.

Oggi più che mai è infatti importante guardare al design come a uno strumento di cooperazione e di costruzione comune che ci aiuta a ripensare alla società quale progetto collettivo e creativo, in cui le realtà della formazione hanno un ruolo cruciale. In questo senso, il design si è avvicinato all’arte, alle scienze sociali, alla sociologia e ancora di più all’antropologia.

Coinvolgimento di lungo periodo, co-progettazione e transettorialità saranno al centro della Design Week 2021 di BASE:

da una settimana a un progetto di durata annuale, alla luce di quanto abbiamo vissuto nell’ultimo periodo, BASE ha voluto ripensare la design week come un percorso di lungo termine, destinato a non esaurirsi durante la settimana del fuorisalone, ma a costruire collaborazioni e progettualità prima e dopo questo momento. Il progetto si svilupperà infatti in diversi appuntamenti nel corso dell’anno e troverà il suo apice durante la design week, uno dei momenti di massima espressione creativa a livello internazionale della città di Milano;
verrà dato spazio all’esposizione ma soprattutto alla dimensione di co-progettazione con una serie di progetti speciali e site specific sviluppati a quattro mani insieme a BASE e alle realtà coinvolte, residenze, percorsi di avvicinamento con workshop e un public program per approfondire le tematiche indagate;
in quest’ottica BASE coinvolgerà università di design ma anche accademie e diverse esperienze formative transdisciplinari per offrire uno sguardo più complesso tra architettura, urban design, social design, relational design, public design ma anche graphic design e mondo dell’arte. La transettorialità andrà infatti a rafforzare ulteriormente il concetto di progetto long term per immaginare ulteriori atterraggi all’interno del più ampio palinsesto di BASE.

Quale impatto possiamo immaginare che la crisi sanitaria avrà – o dovrebbe avere in futuro – sul nostro approccio al design, all’ambiente costruito e alla pianificazione urbana? Quali effetti sociali, politici e culturali possiamo temere o sperare che questo stato di emergenza globale provochi?

Sono numerose le domande e le riflessioni che ci guideranno verso la Design Week 2021: negli ultimi mesi la vita quotidiana è stata sospesa; nuovi codici di condotta hanno messo alla prova il senso della coesistenza e della coabitazione, del nostro essere connessi al di là del mezzo digitale. In questo contesto il design diventa lo strumento per rispondere a un progetto più vasto che coinvolge l’ambiente, l’habitat, i rituali domestici o sociali, le relazioni tra spazio pubblico e privato e altre nuove forme di design antropologico.

Dal design di prodotto a quello dei servizi, dalla moda al design d’interazione, dal branding all’experience design, di conseguenza i campi di azione del design si sono estesi e sempre di più si infittiscono le sfere della sua influenza: il design ci aiuta a indagare dove sta andando la nostra società.

Per questo BASE ha scelto di lanciare una chiamata a raccolta per università e mondo della formazione allargato: in occasione della Design week 2021, BASE selezionerà e accoglierà esperienze di formazione, ricerca e sperimentazione dell’alta formazione nazionale e internazionale. La Call verrà lanciata a settembre. Tutte le informazioni saranno disponibili su: www.base.milano.it.

Consolidando l’esperienza iniziata nel 2019 insieme a Ventura Future che aveva visto l’ex Ansaldo popolarsi con i progetti delle migliori scuole e designer emergenti provenienti da tutto il mondo, BASE diventa ancora una volta il luogo che accoglie ricerca e sperimentazione, attraverso una progettualità che va al di là della settimana della Design Week ma soprattutto con discipline che vanno oltre il design.

BASE Milano
BASE Milano è un progetto di contaminazione culturale tra arti, imprese, tecnologia e innovazione sociale. Nato nel 2016 all’interno degli edifici ex industriali dell’ex-Ansaldo, si traduce oggi in 12.000 mq di laboratori, spazi per esposizioni, spettacoli, workshop, conferenze, con una grande sala studio e una residenza d’artista. BASE è una Learning Machine, un grande organismo per l’apprendimento e laboratorio di formazione permanente al servizio della città, dei professionisti delle industrie creative e del quartiere. BASE è una macchina che apprende a sua volta mettendo in dialogo comunità creative diverse per assorbire, condividere e ri-trasformare reciproci contenuti e contaminazioni in ambiti differenti, dalla scrittura all’illustrazione, dalla musica all’arte, al design e altro ancora.

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