Taranto e l’ex Ilva, la continua battaglia dei cittadini stremati da malattie e inquinamento. Questo il tema del romanzo di Valentina Nuccio, “Terra d’ombra bruciata”

Taranto e l’ex Ilva, la continua battaglia dei cittadini stremati da malattie e inquinamento. Questo il tema del romanzo di Valentina Nuccio, “Terra d’ombra bruciata” (89 pagine) pubblicato da Le Mezzelane Casa Editrice, con la prefazione di Erri De Luca è finalista al Premio letterario Brianza.

Il prestigioso riconoscimento, è organizzato dall’Associazione Mazziniana Italiana onlus ed è patrocinato dal Comune di Monza.

Valentina Nuccio, monzese da ormai parecchi anni, ha commentato la notizia: “Sono molto fiera del risultato è soprattutto felice che le storie di terra d’ombra bruciata abbiano fatto breccia nella Giura che ringrazio sentitamente”.

Il vincitore sarà decretato il prossimo 21 novembre. Romanzo che stato presentato in diverse città, tra cui Taranto e la città dove abita, Monza, presso la gelateria Gran Gelato con un amico scrittore, Renato Ghezzi, nell’ambito della rassegna Il gelato letterario.

 

“Terra d’ombra bruciata” è la storia di Piera che dal nord si trasferisce a Taranto seguendo il marito insegnante che aveva chiesto il trasferimento nella città natia. Con il figlio Giacomo e il gatto Mou, attraversa l’Italia per arrivare nella città dei veleni, dove il camino E312 svetta sovrano e da dove fuoriesce la diossina. Piera si scontra con una dura realtà fatta di bambini ammalati di cancro, dove la dispersione di materiale nocivo continua indisturbata ma si rende anche conto che Taranto non è solo morte. È anche mare, cielo azzurro e bellezza storica, e piano piano Piera se ne innamora, decidendo di unirsi alla lotta quotidiana degli abitanti, tra tragedie e solidarietà. Piera cambia, si trasforma in una donna nuova, scoprendosi diversa da quella che pensava di essere.

Lo scrittore Erri De Luca nella prefazione scrive: “Valentina Nuccio scrive le persone di Taranto, una manciata di quelle che sfiorandola le hanno lasciato il segno di un attrito. Dalle singole storie esce definita l’ulcera di una città, il guasto di un sistema di profitto che, come in guerra, mette le perdite di vite umane nel conto dei danni collaterali”.

Tante storie per vivere il disagio dei tarantini a 360°: al centro sempre lei, l’ex Ilva ora ArcelorMittal e tutt’intorno sofferenza di adulti e bambini, animali e incidenti sul lavoro. Un fardello troppo pesante di una città famosa per la sua incantevole ricchezza culturale e artistica.

Parte dei proventi derivanti dalla vendita del libro saranno devoluti in beneficenza al polo oncoematologico pediatrico dell’Ospedale di Taranto.

L’autrice è nata nel 1981 in Puglia, ma vive a Monza. Giornalista, ha collaborato con testate nazionali e locali e nel 2013 ha pubblicato il suo primo romanzo, “Ritratti Estemporanei” (Prospettiva Editrice). Sposata e mamma di due bambini, ama viaggiare e occuparsi di temi sociali.

Per informazioni: terradombrabruciata@gmail.com

Nelle foto: la copertina del libro; l’autrice Valentina Nuccio.

 

  1. B.

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