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Comites  di Zurigo: spreco di denaro pubblico a vantaggio del PD

Cari connazionali, purtroppo, passano gli anni, ma in Svizzera tutto ruota attorno al PD.

Infatti, sono venuta a conoscenza che il Comites di Zurigo, nell’ultima riunione del 19.06.2020, presieduta dal signor Luciano Alban, ha approvato il progetto ” Sportello psicologico gratuito”, dove una giovane psicologa, appartenente al  gruppo GIR “Giovani Italiani in Rete” ha dato la sua disponibilità per un pomeriggio a settimana nel ricevere persone che ne avessero bisogno. Sembrerebbe che,  a causa del coronavirus, molti italiani di prima generazione soffrirebbero di affezioni psichiche.

Fin qui nessuna obiezione, ma quando sono venuta a sapere che il suddetto progetto prevedeva circa 800 Fr. svizzeri per un periodo di circa sei mesi (ma altri incentivi potrebbero arrivare strada facendo), credetemi i battiti del cuore mi sono, improvvisamente, aumentati.

È sapete perché?

Ve lo spiego immediatamente.

La scrivente è una delle circa 70 persone che sono state raggirate e truffate dal direttore del patronato INCA-CGIL di Zurigo, per un ammontare totale di circa 12 milioni di Fr. svizzeri.

Il responsabile del suddetto Istituto era anche un consigliere del Comites di Zurigo nel 2004, presieduto come adesso dall’inossidabile,  signor Luciano Alban.

Sembra che il tempo si sia fermato  a Zurigo, dove tutto è rimasto come quasi 20 anni fa, in poche parole nelle mani del l’onnipresente PD,  dei suoi numerosi patronati  e del signor Alban, che chissà quanti anni avrà e quante medaglie avrà ricevuto.

Ritornando a quello che è successo nell’ultima seduta del Comites di Zurigo, ritengo assurdo e incomprensibile che un organo dell’emigrazione si metta a disposizione di un partito, cioè il PD-Svizzera, favorendo una persona che appartiene al “Gruppo Giovani Italiani in Rete”. Questi ultimi, poi, rappresentano  la nuova generazione del PD.

Anche se parliamo di  soli 800 Fr., restano comunque dei soldi pubblici che  non si possono sprecare per un progetto superfluo. Infatti, in Svizzera le sedute dallo psicologo o dallo psicoterapeuta possono essere prescritte dal medico curante (psicoterapia delegata). Quindi, con questa operazione, il Comites di Zurigo ha avallato un progetto, sprecando del denaro pubblico, ma utile alle nuove leve del PD, per inserirle e farle conoscere alla comunità.

Dietro a questa operazione ci sono tutti i vertici del PD-Svizzera, a partire dall’inefficiente segretario  generale del CGIE, Michele Schiavone, continuando con i presidenti dei vari Comites, tutti appartenenti alla stessa squadra, cioè dell’obsoleto Partito Democratico.

Quello che fa rabbia è che per il nostro caso dei truffati, non si sono impegnati più di tanto o proprio per niente.

Pertanto, prendendo in prestito le parole usate da Roberto Giacchetti, all’Assemblea nazionale del Pd, nel dicembre 2016, vi dico: “Avete la faccia  come  il culo!”. E, vi prego, non scandalizzatevi ora.

 D’altra parte, i patronati fanno parte anch’essi della stessa compagnia di “merenda” del PD. Infine, non dimentichiamoci la magistratura, un’altra componente, sempre della stessa famiglia politica che invece di difendere i lavoratori truffati, si è schierata dalla parte dei truffatori, rimandando all’infinito i processi o pronunciando sentenze assurde, come insegna il giudice Palamara.

Tutti questi dettagli confermano l’inefficacia dei sopra citati organi della collettività italiana all’estero che invece di combattere le ingiustizie e i torti subiti di chi ha perso i risparmi di una vita, regalano denaro pubblico ai loro iscritti o simpatizzanti del PD.

Tutto ciò è inconcepibile e vergognoso, perché bisognava cercare una soluzione politica  a tutti  i costi e  risarcire le persone colpite di almeno il 50-70% della somma contestata.

Di conseguenza non so con quale faccia tosta i vari rappresentanti delle suddette Istituzioni italiane in Svizzera abbiano il coraggio  di affermare che si occupano delle problematiche dei connazionali. A essi interessa solo la poltrona per poter apparire.

A dir la verità, ci sarebbe solo una cosa da fare  e cioè  quella di   prenderli a sberle e a calci nel sedere.

Pasqualina Massaro

CDF (Comitato Difesa Famiglie)

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