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Il ruolo cruciale del PMOI nelle rivelazioni sulle ambizioni nucleari della dittatura iraniana

L’Ufficio per il controllo degli armamenti del Dipartimento di Stato, nella sua relazione del 2020 pubblicata martedì, ha menzionato le violazioni del Trattato di non proliferazione nucleare (NPT) da parte del regime iraniano e ha sottolineato l’importante ruolo della resistenza iraniana nella rivelazione delle ambizioni e delle attività nucleari della dittatura iraniana

Il Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana ( NCRI) aveva già denunciato  nel 2002 i tentativi di dotarsi di ordigni nucleari  da parte dei mullah e grazie alle informazioni ottenute dalla rete dell’Organizzazione Popolare Mojahedin dell’Iran (PMOI/MEK) fu reso noto la costruzione di siti nucleari a Natanz ed Arak che il regime iraniano non aveva dichiarato all’AIEA. Le seguenti indagini , portarono i membri del Consiglio dell’AIEA (BOG) nel 2005  a dichiarare l’Iran non conforme con il suo CSA e a riferire il caso al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ( UNSC)   nel 2006. Nel 2009 l’Iran ha annunciato l’esistenza di un altro impianto per l’arricchimento dell’uranio, precedentemente taciuto, nei pressi della città di Qom, solo dopo che Stati Uniti, Regno Unito e la Francia avevano reso pubblico l’esistenza della struttura.

Dal 2006 al 2011, il Consiglio di Sicurezza ha adottato varie risoluzioni nei confronti dell’Iran, cinque delle quali hanno imposto obblighi vincolanti ai sensi del capitolo VII della Carta delle Nazioni Unite ( vedi il rapporto del Dipartimento di Stato). La rivelazione da parte della Resistenza Iraniana del sito di arricchimento dell’uranio di Natanz e della struttura di Arak Heavy Water nell’agosto 2002 e quelle successive, hanno evidenziato uno stadio avanzato,clandestinamente, per la realizzazione di armi nucleari ad opera del regime. Tutto ciò ha portato alle ispezioni dell’Agenzia Internazionale per l’energia atomica ( AIEA) e alle conseguenti misure da parte del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. In effetti bisogna considerare che se non fosse stato per il ruolo determinante della Resistenza Iraniana, i mullah avrebbero ormai a disposizione la bomba atomica e, sicuramente, il destino del Medio Oriente e del mondo intero avrebbe conosciuto scenari ancora più catastrofici.

” Gli sforzi dell’Iran nel conservare files, documenti e personale legati al suo programma di armi nucleari, prima del 2004, come si evince dall’archivio atomico acquisito da Israele nel 2018, suggeriscono che l’ Iran potrebbe aver conservato queste informazioni, almeno in parte, per preservare le competenze tecniche pertinenti alla costruzione di armi nucleari ora e in futuro”, ha aggiunto il rapporto del Dipartimento di Stato.

 Riferendosi alle continue violazioni del regime all’accordo sul nucleare  stipulato nel 2015 con le potenze mondiali, formalmente noto come Piano d’azione comune congiunto (JCPOA), il rapporto recita:” A partite dall’8 novembre la scorta di uranio arricchito dell’Iran era salita a 372,3 kgU, che comprende 212,6 kgU arricchito fino al 3,67% che era stato prodotto prima dell’8 luglio e 159,7 kgU arricchito fino al 4,5% che era stato prodotto dopo l’8 luglio. All’inizio di settembre, l’Iran ha annunciato che  la sua prossima mossa sarebbe stata il ridimensionamento dei suoi impegni con IL JCPOA  e quindi l’annullamento di qualsiasi limite allo sviluppo di centrifughe più avanzate per l’arricchimento dell’uranio”.

Il rapporto ha ribadito:” Gli Stati Uniti sostegno che l’Iran deve rispettare pienamente i suoi obblighi in materia di garanzie nucleari, senza ulteriori indugi, smentite o inganni , senza ostacolare il lavoro di verifica dell’ AIEA”. “Gli Stati Uniti permangono fermi nell’impedire all’Iran tutti i percorsi nell’attuazione di qualsiasi arma nucleare, ritenendo inaccettabile il suo programma nucleare, con cui  minano la pace e la sicurezza dell’intero pianeta.

Gli Stati Uniti continueranno a incoraggiare la comunità internazionale a fornire pieno sostegno all’ AIEA, per svolgere il suo mandato principale e cioè verificare che la normale energia nucleare non sia mutata per la produzione di armi nucleari.

Gli Stati Uniti non possono lasciare altra opzione all’Iran se non quella di dover cooperare pienamente e prontamente con l’AIEA su tutte queste questioni”.

Mahmoud Hakamian

@HakamianMahmoud

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