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Il “Carattere” di Venezia – in Piazza San Marco l’antologica di Lorenzo Marini.

Presentata l’opera inedita “VeniceType” tributo a Venezia.

Apre oggi in Piazza San Marco a Venezia la mostra antologica “Dal Silenzio alla Parola” di Lorenzo Marini curata da Sabino Maria Frassà. Fino al 30 agosto negli spazi della prestigiosa Fondazione Bevilacqua La Masa al fianco delle 40 opere che raccontano la carriera artistica di Lorenzo Marini, sarà possibile scoprire  per la prima volta “VeniceType”, esclusivo tributp dell’artista alla città di Venezia. Come racconta Lorenzo Marini: “Non è così semplice scrivere un alfabeto su Venezia. Bisogna anche ricordare il suo splendore, la sua opulenza. E allora ho ricoperto l’opera d’arte con le foglie d’oro. Perché l’oro è Venezia, è la luce che si specchia, è il denaro che passava di qui, è la ricchezza di chi ha conquistato mezzo mondo. Ma una volta usato l’oro, mi sono reso conto che mancava qualcosa. Mancava l’umidità e la difficoltà. E allora ho cominciato a togliere quest’oro, per non nascondere tutto dietro un’apparenza fin troppo sfavillante e per mostrare la vera realtà dei suoi simboli e dunque della sua anima. Scrostare vuol dire anche rivelare, fare in modo che le lettere si espongano e si nascondano al tempo stesso”.

Il curatore Sabino Maria Frassà completa il senso della mostra e dell’opera con queste parole: “Lorenzo Marini ha ridato la “Parola” a Venezia, dimostrando che bisogna ripartire dall’arte e dal bello. Con la sua opera-alfabeto dedicata a Venezia in cui è ricostruito un alfabeto partendo dalla rilettura dei simboli di Venezia.è riuscito a cogliere il “carattere” di Venezia, città di contrasti, ma sempre crocevia dell’arte nel Mondo. Quest’opera come del resto tutta la mostra non celebrano soltanto quarant’anni di arte di Lorenzo Marini, ma raccontano anni di riflessioni e di crescita personale dal nichilismo iniziale alla consapevolezza in divenire degli ultimi anni. La mostra mette in evidenza come Lorenzo Marini abbia incentrato tutto il proprio percorso professionale e artistico sull’unione tra forma e contenuto, elementi intesi come estremi di un pendolo in continuo divenire. L’arte è così per Marini un percorso di catarsi volto a trovare la “Parola”, quel senso che riesce a colmare ogni giorno il “silenzio” della vita quotidiana”.

Lorenzo Marini commenta infine così l’importanza di questa mostra e racconta il suo legame con la città: “Dal Silenzio alla Parola ha un doppio significato. Parla sia dell’evoluzione della mia ricerca artistica, ma anche della città di Venezia, che passa da un Silenzio assordante e imposto, all’umanità della Parola. E’ una mostra perciò carica di significato per me. Dopo le performance nelle maggiori città italiane, dopo la mostra di inediti da Gaggenau Hub a Milano, solo in questa città, che sento così mia, potevo raccontare compiutamente tutto il mio lungo percorso artistico: non tutti sanno infatti che nel 1980 lasciai l’Accademia di Belle Arti di Venezia e il mio amato Maestro Vedova per conseguire la laurea in architettura e intraprendere l’avventura professionale nel settore della pubblicità. Negli anni ho viaggiato per il Mondo e sono riuscito a ricomporre questa dicotomia tra forma e contenuto affrontando il fumetto, gli slogan e il silenzio del bianco. Oggi ritorno a Venezia con il mio “punto d’arrivo” che ho trovato nelle lettere, unendoci l’amore per il futurismo e lo studio della calligrafia orientale”.

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