COA ROMA: STUDI PROFESSIONALI ORGANIZZAZIONE  DPCM 11/6/2020 – ORD. REG. 13/6/2020  –  INFO N°76

STUDI PROFESSIONALI: ORGANIZZAZIONE

A cura degli Avv. Roberto Nicodemi e Giorgia Celletti
Buongiorno colleghi,

con il D.P.C.M. dell’11 giugno 2020 e con l’ordinanza del Presidente della Regione Lazio pubblicata il 13 giugno 2020 sul bollettino regionale n° 76, sono state comunicate le misure urgenti di contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale e, in particolare, nella nostra regione.
Ci auguriamo che il nostro COA si attivi immediatamente per chiedere che vengano garantite anche all’interno degli uffici giudiziari locali, considerata la volontà del Ministro di far ripartire integralmente l’attività di udienza, con presenza fisica, dal 1 luglio 2020.
Non vorremmo  che si tutelasse la salute di tutti gli operatori del diritto, eccetto degli avvocati.
I suddetti provvedimenti entrano in vigore dal 13 giugno 2020 e rimangono validi fino al 14 luglio 2020.
Le raccomandazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri, in ordine alle attività professionali, sono le seguenti:
a)      Esse siano attuate anche mediante modalità di lavoro agile, ove possano essere svolte al proprio domicilio o in modalità a distanza;
b)      Siano incentivate le ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti nonché gli altri strumenti previsti dalla contrattazione collettiva;
c)       Siano assunti dei protocolli di sicurezza anti-contagio e, laddove non fosse possibile rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro come principale misura di contenimento, con adozione di strumenti di protezione individuale;
d)      Siano incentivate le operazioni di sanificazione dei luoghi di lavoro, anche utilizzando a tal fine forme di ammortizzatori sociali;

Le indicazioni previste nell’Ordinanza Regionale sono le seguenti:
·         Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione;
·         Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura >37,5°C;
·         Gestori e lavoratori non possono iniziare il turno di lavoro se la temperatura corporea è superiore a  37,5°C;
·         Promuovere il contatto, laddove possibile, tramite modalità di collegamento a distanza e soluzioni innovative tecnologiche;
·         Favorire l’accesso delle persone solo tramite prenotazione, consentendo  la presenza contemporanea di un numero limitato di clienti in base alla capienza del locale;
·         Riorganizzare gli spazi, per quanto possibile in ragione delle condizioni logistiche e strutturali, per assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione sia tra le singole postazioni di lavoro, sia tra le persone ( ed eventuali accompagnatori) in attesa. Dove questo non potrà essere garantito dovrà essere utilizzata la mascherina a protezione delle vie aeree.
·         L’area di lavoro, laddove possibile, può essere  delimitata da barriere fisiche adeguate ad evitare il contagio tramite droplet;
·         Nelle aree di attesa, mettere a disposizione prodotti igienizzanti;
·         L’attività di front office per gli uffici ad alto afflusso di persone  esterne può essere svolta esclusivamente nelle postazioni dedicate e dotate di vetri o pareti di protezione;
·         L’operatore deve procedere ad una frequente igiene delle mani con prodotti igienizzanti;
·         Per le riunioni vengono prioritariamente favorite le modalità a distanza; in alternativa, dovrà essere garantito il rispetto del mantenimento della distanza interpersonale di almeno 1 metro e, in caso di prevista durata prolungata, anche l’uso di mascherina;
·         Assicurare una adeguata pulizia delle superfici di lavoro prima di servire un nuovo cliente ed una adeguata disinfezione delle attrezzature;
·         Favorire il ricambio dell’aria interna degli ambienti. In ragione dell’affollamento e del tempo di permanenza degli occupanti, dovrà essere verificata l’efficacia degli impianti al fine di garantire l’adeguatezza delle portate di aria esterna secondo le normative vigenti. Per gli impianti di condizionamento è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria. In ogni caso vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio de’aria naturale e\o attraverso l’impianto, e va  garantita la pulizia , ad impianto fermo, dei filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione\rimozione adeguati. Se tecnicamente possibile va aumentata la capacità filtrante del ricircolo, sostituendo i filtri esistenti con filtri di classe superiore, garantendo il mantenimento delle portate. Nei servizi igienici va mantenuto in funzione continuata l’estrattore d’aria.
Noi, come sempre, ci siamo, e rimaniamo a vostra disposizione, anche telefonicamente al numero 3286928765.
Con l’impegno di sempre.
I consiglieri coa Roma
Av. Giorgia CELLETTI e Av Roberto NICODEMI

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