AREA MODERATA

In certi ambienti quando si parla del centro politico vi è superficialità. La ricostruzione di un’area di moderazione dinamica non è un fatto tattico. Non è  una sommatoria di formazioni alla ricerca di spazi  di potere da occupare in alternativa ai tanti “dominii” che in questi anni hanno concorso a dissolvere certezze istituzionali. Memorie di storie di sviluppo civile sono state rimosse e i diritti, adattati alle esigenze di caste prepotenti, ridimensionati. L’impegno per il centro non nasce da calcoli contingenti  ma dal recupero di una visione culturale che trovi nella storia nobile ragioni e motivazioni . Un.centro che  significhi ritornare alla politica, operare per la crescita del Paese  senza le fibrillazioni di estremismi dannosi. Un’area che faccia sintesi perché  i cittadini ritrovino  il senso di comunità. Ma alla base bisogna che ci siano robusti riferimenti ideali che rompano le incrostazioni degli egoismi. Bisogna mettere mano al sistema elettorale. Certo proporzionale ma non finto, con le preferenze che ridia voce alle tante energie ridotte al silenzio e alla resa.  Il richiamo alla storia dei popolari e dei cristiani democratici è doveroso. È doveroso riprendere un cammino interrotto perché altri si ritrovino con passione e forza di volontà. Un futuro senza più deleghe in bianco a “capi” e “sottocapi” ma ognuno abbia consapevolezza della propria responsabilità. Fra qualche mese ci saranno i rinnovi degli organi in sette regioni. Può essere l’occasione per dare un concreto segnale sulla reale volontà di dare vita al centro presentando candidati alla presidenza della giunta distanti dalle attuali aggregazioni politiche. Forza Italia e altri debbono fare questa scelta altrimenti tutto è inutile. Ci troviamo in una fase importante e la Federazione popolare dei democratici cristiani farà la sua parte nel solco di una grande storia di libertà!

Mario Tassone

ex Parlamentare e Segretario CDU (Cristiani Democratici Uniti)

 

COMMENTO

Bisogna trovare il coraggio di andare ad occupare quel centro dei moderati che non ha niente a che vedere con gli estremismi destrorsi di Salvini e della Meloni. Ciò significa rivoluzionare le strategie e gli uomini. Domanda: ma Berlusconi e gli altri leader dei partiti che si definiscono appartenenti alla cosiddetta “area moderata” accetteranno la scommessa?

Felice Antonio Vecchione

www.movimentoitaliainsieme.it

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