L’azione dell’UE contro il riciclaggio di denaro nel settore bancario sarà oggetto di un audit della Corte dei conti europea

 

Il riciclaggio di denaro consiste nell’occultare l’origine illecita dei proventi di attività criminali. Le operazioni che si sospetta siano connesse a riciclaggio di denaro ammontano a centinaia di miliardi di euro ogni anno nell’UE. La Corte dei conti europea ha avviato un audit per vagliare gli sforzi compiuti dall’UE per contrastare il riciclaggio di denaro sporco, concentrandosi specificamente sul settore bancario.

La direttiva UE antiriciclaggio esiste dal 1991 ed è stata aggiornata in quattro occasioni, da ultimo nel 2018. La Commissione, principale attore a livello UE in quest’ambito, ha il compito di elaborare e far rispettare le norme antiriciclaggio, in stretta collaborazione con gli Stati membri. Quest’anno, l’Autorità bancaria europea (ABE) ha assunto il compito di guidare, coordinare e monitorare la lotta contro il riciclaggio di denaro nel settore finanziario dell’UE. Spetta agli Stati membri applicare e far rispettare, tramite il diritto nazionale, le norme contenute nella direttiva UE antiriciclaggio, nonché perseguire i reati e gli illeciti connessi al riciclaggio di denaro. Europol stima che il valore delle operazioni sospette in Europa ammonti a circa l’1,3 % del PIL dell’UE.

“Il riciclaggio di denaro è sempre più una grave minaccia a livello mondiale: i criminali spesso cercano di riciclare il denaro là dove i controlli sono più deboli, spesso lontano dalla fonte dei fondi”, afferma Mihails Kozlovs, il Membro della Corte dei conti europea responsabile dell’audit. “Data l’enorme dimensione di questa pratica criminale, anche nell’UE, e vista la serie di recenti scandali di alto profilo che hanno coinvolto istituti di credito, la Corte ha deciso di espletare un audit sull’efficacia dell’azione dell’UE nella lotta al riciclaggio di denaro nel settore bancario”.

Nonostante un’estesa cooperazione internazionale e la sempre più sofisticata normativa dell’UE, il riciclaggio di denaro rimane una notevole sfida sotto il profilo strategico. L’audit della Corte sarà incentrato sul recepimento della normativa UE nel diritto dei singoli Stati membri, sulle modalità di gestione dei rischi per il mercato interno, sul coordinamento tra autorità di vigilanza nazionali ed organismi UE, nonché sulla reazione dell’UE alle violazioni della propria normativa antiriciclaggio a livello nazionale. Per detto audit, il lavoro sul campo interesserà la direzione generale della Stabilità finanziaria, dei servizi finanziari e dell’Unione dei mercati dei capitali della Commissione europea, l’ABE e la Banca centrale europea.

Note agli editori

L’UE ha adottato la prima direttiva antiriciclaggio nel 1991. La direttiva attualmente vigente è la direttiva (UE) 2015/849, così come modificata dalla direttiva (UE) 2018/843 (nota come quinta direttiva antiriciclaggio). Gli Stati membri erano tenuti a recepirla nel proprio ordinamento e ad attuarne le disposizioni entro il 10 gennaio 2020. Nel corso degli anni, la portata della direttiva antiriciclaggio è stata costantemente ampliata.

La nuova Commissione ha affermato che la lotta al riciclaggio di denaro costituiva una priorità, pubblicando di recente una comunicazione relativa ad un “Piano d’azione per una politica integrata dell’Unione in materia di prevenzione del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo”.

La rassegna preliminare all’audit pubblicata in data odierna fornisce informazioni su questo compito di audit in corso, che si concluderà nella prima metà del 2021. Le rassegne preliminari all’audit sono basate su lavori preparatori intrapresi prima dell’inizio dell’audit e non devono essere considerate osservazioni, conclusioni o raccomandazioni di audit. Il testo integrale della rassegna è disponibile in inglese su www.eca.europa.eu

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