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Alla scoperta della Sardegna degli anni sessanta con il romanzo giallo “Sa morte segada” riedito dopo oltre 13 anni

Un bel romanzo a più voci in cui il navigato scrittore Nicola Verde riesce abilmente a portare il lettore in un mondo tutto da scoprire e da decifrare per arrivare in fondo “finzas a sa morte secada”, cioè fino a tagliare la morte per capire quanto è profondo l’animo umano.

“Sa morte segada” è il titolo del romanzo che nel 2004, stampato dal palermitano Dario Flaccovio Editore, ebbe a segnare l’esordio dello scrittore, appassionato della Sardegna e di tutte le sue tradizioni, che ora ritrova nella riedizione, dopo 13 anni, da parte della casa editrice genovese Fratelli Frilli Editori (Collana: Supernoir; Data di Pubblicazione: giugno 2020).

Con questo romanzo l’autore è stato semifinalista al festival noir di Courmayeur.

Contenuto del libro.

Il maresciallo Carmine Dioguardi, campano, sposato senza figli, viene mandato in servizio a Bonela, centro agro-pastorale di una Sardegna in piena trasformazione economica dove il nuovo, vale a dire la costruzione di una fabbrica, deve trovare il modo di convivere con una civiltà risalente ai nuraghi e che talvolta risente ancora dell’influsso di riti arcaici e panteistiche credenze. Il corpo del piccolo Cosimo ucciso a colpi di pietra, spolpato dagli animali selvatici e fatto ritrovare a Fardighei, dove già un tempo era stata lasciata a mo’ di sacrificio al fiume una testa umana, dà il senso di quanto intricate per Dioguardi si presentino le indagini. Cosimo è figlio di Natalia Frau, bella e traviata che si mantiene prostituendosi in città. Il bimbo è affidato a sua sorella Costantina, e un giorno scompare. Cosimo è figlio del peccato se è vero, come si mormora, che suo padre è niente meno che preide Bertula, il parroco di Bonela che ama il “latte d’asina”, pratica l’usura ed ha tanti nemici che però lo temono. E c’è poi il bandito Farore e c’è l’amore giovanile di Natalia che nasconde un segreto struggente e straziante.Nicola Verde nato a Succivo (Caserta) nel marzo del 1951, vive a Roma

Ha vinto alcuni prestigiosi premi dedicati al giallo, alla fantascienza e al fantastico, è presente in numerosissime antologie (Giallo Mondadori, Hobby & Work, Del Vecchio, Perdisa, Dario Flaccovio, Robin, Delos ecc.). Ha pubblicato i seguenti romanzi: Sa morte secada, (Dario Flaccovio ed. 2004; Delos Digital 2015), prefazione di Luigi Bernardi, semifinalista al premio Scerbanenco; Un’altra verità, (Dario Flaccovio ed. 2007), prefazione di Marcello Fois, vincitore del premio Qualità editori indipendenti; Le segrete vie del maestrale, (Hobby & Work 2008), prefazione di Ben Pastor, finalista al Festival Mediterraneo del giallo e del noir; La sconosciuta del lago, (Hobby & Work 2011), liberamente ispirato al caso di Antonietta Longo, la decapitata di Castelgandolfo. Il romanzo è stato vincitore della sez. romanzi storici al Festival Mediterraneo del giallo e del noir. Verità imperfette (Del Vecchio 2014), “romanzo noir a più mani a incastri multipli”; Il marchio della bestia (Parallelo 45 2017), quarto romanzo della “serie sarda”; Il vangelo del boia (Newton Compton 2017) già finalista al Tedeschi, è stato semifinalista allo Scerbanenco e finalista al premio Acqui Storia 2018, sezione romanzi storici.

Per eventuali contatti con l’autore, segnaliamo la sua e-mail: verdeni@hotmail.com

Per altre informazioni o per richieste del libro quanti interessati possono rivolgersi a Fratelli Frilli Editori S.r.l. – Via Priaruggia, 33/r – 16148 Genova;
tel. 0103071280; 3663131664; e-mail: comunicazione@frillieditori.com.

Nelle foto: la copertina del libro “Sa morte secada”; l’autore Nicola Verde.

Eugenio Bolia

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