Lettera alla Presidente della regione calabria Santelli e all’Assessore De Caprio

Scalea, 11/06/2020

Egregia Signora Presidente, Egregio Assessore.

Chi vi scrive è un ex consigliere comunale di Scalea (CS), cittadina dell’alto tirreno cosentino già nota per le vicende Plinius, per il recente scioglimento del comune a seguito delle dimissioni del Sindaco Gennaro Licursi per la vicenda che l’ha visto coinvolto nell’indagine denominata “Ghost Work” e infine per la recente pronuncia del dissesto.

Scrivo a voi per un recente episodio che ha visto rilasciare delle dichiarazioni di un consigliere della vostra maggioranza, Antonio De Caprio, già sindaco di Orsomarso (CS)

In questi giorni un imprenditore balneare ha manifestato fuori dal comune di Scalea per ottenere il rilascio di una concessione demaniale che già possiede da anni.

Da quanto si appreso dalla stampa (infopinione del 10/06/2020) il ritardo nella risposta da parte dell’ente e il diniego della concessione sono dovuti ai mancati pagamenti dei tributi.

Come ho precedentemente detto, il comune di Scalea è stato dichiarato in dissesto anche per l’incapacità di riscossione dei tributi.

In merito alla vicenda tributi voglio informarvi che, durante il mio mandato elettivo, attraverso l’accesso agli atti, venne fuori che alcune strutture alberghiere risultavano morose per ben 4,5 milioni di euro, cosi come risultavano morosi ben 5 consiglieri comunali.

Per tornare al tema della lettera, preme ricordare che la guardia di finanza nel a maggio del 2018, effettuò dei controlli sugli stabilimenti balneari dell’alto tirreno cosentino, riscontrando un mancato versamento di imposta demaniale per ben 2.200.000€ (fonte: CalNews). A seguito di questa indagine chiesi alla amministrazione comunale di Scalea (interrogazione prot. 17884 del 26/06/2018), sollecitanto anche l’applicazione dell’art. 47 del codice della navigazione (decadenza della concessione demaniale), se vi fossero, tra quelle oggetto di indagine, concessioni riguardanti il nostro territorio, apprendendo così che ve ne erano ben 25 (risp. Protocollo 59/GAB del 30/07/2018).

Mi sembra quanto inopportuno che il consigliere De Caprio Antonio, mostri solidarietà nei confronti di qualcuno che arbitrariamente decide di non versare i tributi, a suo avviso ingiusti (fonte:infopinione), e non sostenere una battaglia di legalità voluta dal comune di Scalea.

A questo punto chiedo a Lei, Presidente e all’Assessore Sergio De Caprio, di prendere una posizione in merito a queste dichiarazione di solidarietà, a mio avviso fatta con estrema superficialità da un consigliere di una maggioranza che si è proposta come presidio di legalità.

Renato Bruno

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