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Oggi siamo un po’ tutti…istruiti tanto da essere quasi autonomi anche sanitariamente

Siamo arrivati ad un periodo storico in cui, come amo dire spesso, verrebbe la voglia di suggerire per mettere tutto in discussione, sanità compresa, e quest’ultima ancor di più in quanto essa, da anni, non tiene conto che il comportamento dell’uomo è cambiato in maniera tale da appena un cinquantennio  ad oggi,  tanto da dover rivedere la sua stessa fisiologia. Al contrario, i rimedi per la sua salute, sono fermi a circa un centinaio di anni fa e le tante “scoperte”, se così si possono chiamare,  sono più vicine ad espedienti per vendere le medicine da parte delle multinazionali farmaceutiche e non, che alle oggettive esigenze per guarire: basta entrare in un supermercato, ancor prima che in una farmacia, per vedere esposti una miriade di prodotti che, reclamizzati allo spasmo attraverso tutti i canali mediatici, farebbero bene alla salute anche se del tutto inefficaci,  salvo per effetto placebo, a meno che non si voglia intendere a beneficio della salute…finanziaria di chi li produce.

Mio nonno che non era certo uno scienziato avendo frequentato,  sì e no, la terza elementare molto prima dell’avvento del periodo fascista e che era uno che fabbricava…scope (non medicine) diceva che il medico più bravo “siamo noi stessi”, tanto da impartire alla…nonna gli ordini sanitari da adottare  allo scopo di riprendersi velocemente   da qualche imprevisto acciacco di salute.  Ora, ad esempio, per un dolore reumatico, si usa il reclamizzato “Voltaren” o altri medicinali, mentre allora mio nonno ordinava alla nonna di bollire del…fieno per fare poi degli impacchi caldi sia col fieno inserito in una garza che con l’acqua della bollitura e, a quanto mi si diceva allora, il nonno guariva ancor prima di quanto facciano guarire le “scoperte” moderne. L’infuso al fieno aveva prezzo zero, quello dei medicinali di adesso, lo saprà bene chi mi legge…, ha invece oggi un prezzo di vendita in farmacia macroscopicamente superiore.

Secondo me la “secolarizzazione” delle modalità di approccio del paziente al medico, anche se il più preparato, è ormai fuori dalla storia. Nella vicina Germania, per esempio, ci deridono per il come curiamo il diabete, il colesterolo ed altre malattie, dicendo che i preparati per fronteggiarli, usati in Italia, avvelenano l’organismo, ma guai dire queste cose in quanto si cozza contro la potenza di chi produce i medicinali antidiabete o anticolesterolo, non solo, ma corri il rischio oggettivo di essere considerato un “matto” rispetto al sapere della medicina ufficiale che, a mio avviso, ha già fatto il suo tempo, come il…petrolio, se è ben vero che, sia pur in un contesto diverso,  oggi le case automobilistiche si adoperano per costruire macchine elettriche al posto dell’ormai obsoleto carburante.

Oggi internet ha spiazzato tutti: il medico serve solo perché, essendo istituzionalizzato,  può dare un aspetto legale ai problemi connessi alla salute, ma di fatto, essendo lui lontano dalle sintomatologie soggettive del paziente, finisce spesso con il complicargli la vita facendogli intraprendere un percorso sanitario che va in direzione opposta alla oggettiva patologia: tutto ciò, va a danno delle fasce deboli che, avendo una precaria istruzione, credono al dottore, esattamente come una volta si annetteva la massima importanza al prete, al farmacista, al sindaco ed al..maresciallo dei Carabinieri, col risultato di aumentare e consolidare le patologie che, magari, potevano essere guarite con una semplice aspirina, in quanto il malessere poteva essere momentaneo o, al massimo, di qualche giorno.  Di casi come questi , alla mia età, ne ho visti parecchi ed anche vissuti personalmente.

Tanto per fare un esempio, oggi la glicemia in Germania non si misura quasi più con la puntura al dito, ma con il sistema FreeStyle Libre, in capo alla Abbott,  che utilizza la tecnologia Bluetooth, attaccando un piccolo sensore sulla parte posteriore del braccio, capace di misurare il glucosio in real-time ad ogni minuto.  Ergo anche le analisi di laboratorio avrebbero fatto il loro tempo…  Anche per quanto concerne il colesterolo c’è chi dice, e non sono io ma famosi scienziati che… le statine anticolesterolo, uno dei farmaci più venduti e diffusi in tutto il mondo, sono la truffa più riuscita dell’industria farmaceutica. Ci sono dei libri al riguardo, anche da parte dell’ illustre cardiologo, il professor Michel De Lorgeril, che racconta dell’orribile verità sui farmaci anticolesterolo, come le statine appunto che  avvelenano in silenzio, farmaci che nove medici su dieci, anche in assoluta buona fede, prescrivono quotidianamente e ripetutamente da anni, fidandosi di questa verità imposta e calata dall’alto…

Ci siamo mai chiesti perché il coronavirus che inizialmente aveva prolificato in termini numerici in Germania rispetto all’Italia, poi esso sia rientrato prima di noi… il difetto non sarà nel ..manico scientifico ?  Il discorso sarebbe lungo…

Detto questo, da impreparato ma da uomo della strada, inviterei a stare attenti prima di intraprendere qualsiasi terapia perché, siatene certissimi che, oltre i tre quarti dei benefici, si riversano nella salute dei bilanci delle case farmaceutiche. Ed in questo do’ ragione al 100 % ad un giornalista, tale Adriano Panzironi, il quale, andando contro agli interessi degli imperi farmaceutici e di quella classe medica che supporta gli stessi, si è beccato varie denunce.

Ecco perché sostengo che, fra poco, uscirà una nuova figura, e cioè il…medico fai da te… grazie anche alla preparazione fornitaci da Internet. Del resto, oggi anche il medico sembra guardare più ad…internet e molto meno al paziente !

Arnaldo De Porti

(Belluno-Feltre)

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