Iran, Aggiornamento Coronavirus: oltre 49.300 morti in 325 citta’ – 4 Giugno 2020 Ore 18.00

Nel pomeriggio di oggi, 4 Giugno 2020, l’Organizzazione dei Mojahedin del Popolo Iraniano (OMPI) ha annunciato che il bilancio delle vittime del Coronavirus in 325 città in Iran aveva superato i 49.300.
Il nuemro delle vittime sono:  3835 in Khuzestan, 2790 in Ghilan, 2763 in Mazandaran, 1675 in Alborz, 1605 in Lorestan, 1289 in Hamedan, 1165 in Kermanshah,  970 in Kurdestan, 553 in Nord Khorasan, 315 in Ilam, 305 in Kohkiluyeh e Boyer Ahmad, 260 in Hormozgan, 150 in Sud Khorasan. Queste cifre si aggiungono a quelle dei casi registrati nelle altre località colpite.

Il portavoce del ministero della Sanita iraniano ha dato la notizia che negli ultimi 24 ore in Iran ci sono stati 3574 nuovi contagiati. Questo numero è il più alto sin dall’inizio della pandemia.

I funzionari e la stampa del regime hanno descritto così le notizie sulla situazione della pandemia del coronavirus in alcune regioni:

“Terribili” nella regione Kohkiluyeh e Boyer Ahmad;

“Diffusione scatenata del coronavirus” nella regione Ghilan ;

“La nuova ondata di coronavirus” a Teheran;

“La punto d’iceberg” nella regione di Khuzestan ;

“Campanello d’allarme” a Ghachsaran ;

“Il ritorno della quarantena” nella regione Kurdistan .

La signora Maryam Rajavi, presidente eletta del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana, ha dichiarato: Ora tutto possono vedere che il regime teocratico iraniano per ostacolare la rivolta per rovesciamento, come abbia adottato la strategia dell’alto numero di vittime e di cadaveri. Questa malvagia diga è destinato a cedere e seppellire tutto il regime.

Maryam Rajavi nel suo messaggio il 5 Aprile ha detto: “La criminale decisione di Khamenei e Rohani per far tornare la gente a lavorare produrrà numerosi vittime, La ricetta di Rohani per far riprendere “le attività dei negozianti” e “le attività economiche” mette in pericolo la vita di decine di milioni degli iraniani. Il regime clericale, ignorando gli standard internazionali, anziché garantire i bisogni fondamentali della popolazione attingendo ai fondi in possesso delle vere e proprie holding controllate da Khamenei e dai Pasdaran, li manda al massacro. L’Incompetenza e l’appropriazione indebita delle risorse del paese da parte del fascismo religioso aumenta ogni giorno il divario enorme tra i ceti sociali.”

Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana
4 giugno 2020

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