«I commissari dell’Asp di Reggio Calabria vanno sostituiti immediatamente, perché hanno lasciato tutto come era e forse hanno perfino peggiorato la situazione dell’azienda sanitaria, già in coma per motivi fin troppo noti». Lo afferma, in una nota, il deputato M5S Francesco Sapia, della commissione Sanità, che ha presentato un’interrogazione interrogazione rivolta ai ministri dell’Interno e della Salute per cambiare la terna commissariale dell’Asp di Reggio Calabria, azienda sciolta nel marzo 2019 per infiltrazioni di ‘ndrangheta, e per abrogare la norma che consente il dissesto finanziario degli enti del Servizio sanitario. «Nella sua relazione, il commissario ad acta Saverio Cotticelli ha certificato – argomenta il deputato del Movimento 5 Stelle – il fallimento assoluto della commissione straordinaria, i cui componenti non hanno ratificato i bilanci dal 2013 al 2018, non hanno messo mano alla gravissima situazione contabile e gestionale dell’azienda e peraltro non hanno saputo né voluto affrontare l’emergenza Covid. Costoro, come fotografa la relazione di Cotticelli, sono inadempienti cronici e hanno chiesto il dissesto dell’ente per scaricare le loro responsabilità». «In oltre un anno – accusa il parlamentare – i commissari prefettizi sono rimasti a guardare, hanno avuto un atteggiamento passivo e indifferente, non hanno compreso l’importanza del loro mandato e non hanno voluto dialogare con i dirigenti sanitari e sindacali. L’Asp di Reggio Calabria – tuona il deputato M5S – è rimasta una polveriera: i commissari straordinari non hanno cambiato alcunché rispetto alle gestioni del passato, sono scappati davanti all’emergenza Coronavirus e poi sono ritornati soltanto dopo le denunce in tv del sindacalista Nuccio Azzarà. I cittadini del Reggino – conclude Sapia – non possono subire ancora. Questo sarebbe imperdonabile».