WE ARE THE SCHOOL. Ensemble corale-strumentale per la Settimana nazionale della musica a scuola (Massafra 25-30 Maggio 2020).

“La musica come la vita si può fare in un solo modo: insieme”: queste parole del musicista Ezio Bosso sono state il principio ispiratore da cui muovere la progettualità dell’IC “San G. Bosco” per testimoniare l’importanza delle attività musicali realizzate nel corso dell’anno scolastico, come richiesto dal Regolamento per la partecipazione alla Rassegna “La musica unisce la scuola”.

Di che si tratta? Il Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica per tutti gli studenti, per fornire un concreto segnale dell’importanza strategica della pratica musicale come fattore educativo dei giovani, ha organizzato in collaborazione con INDIRE la Rassegna nazionale delle Istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado “La musica unisce la scuola”.

E allora? Che si fa all’istituto comprensivo “San G. Bosco” di Massafra? L’emergenza sanitaria del Covid-19 ci ha ricordato che anche quando siamo molto distanti possiamo sentirci tanto vicini. Basta volerlo! E per questo la musica diventa un’alleata formidabile.

La musica, che da sempre viene riconosciuta come una forma d’arte, un’organizzazione complessa di suoni che devono trasmettere emozione in chi l’ascolta; la musica, che può essere prodotta attraverso la voce umana o per mezzo di strumenti musicali che siano in grado di saper dare la giusta enfasi voluta da chi la crea; la musica che, con le parole di Jovanotti “Che bello è quando c’è tanta gente e la musica, ci fa star bene.”

La musica, che come una “colla” sociale serve a farci stare insieme. Lo abbiamo ereditato dai nostri antenati preistorici: da sempre e dappertutto nel mondo suonare e cantare serve a stare in gruppo.

Questa unione è stata, quindi, tradotta in un video orchestrale e corale, in cui bambini e bambine, ragazzi e ragazze, docenti, genitori, collaboratori scolastici e … non solo! … hanno registrato da soli la propria parte per suonare e cantare, tutti insieme, un’unica partitura, quella di “We are the world”, che è diventato lo slogan dell’iniziativa alla “San G. Bosco”: we are the school!

La scelta di un brano conosciuto in tutto il mondo e utilizzato a scopo umanitario, ha l’intento di veicolare, attraverso la partecipazione corale e strumentale, i grandi valori contenuti nel testo, adattandoli al momento storico legato all’emergenza epidemiologica, diffondendo il concetto di solidarietà e unione di intenti di cui la scuola deve farsi portavoce. Ecco perché … non solo! Proprio nell’emergenza la scuola non era sola, non la sola comunità educante a veicolare la potenza della musica, quella lingua dello spirito.

E allora nel video, ad usare quella lingua dello spirito, sono intervenute personalità di spicco del territorio, tra cui il noto calciatore Nicola Legrottaglie, da sempre impegnato nel sociale, il vescovo della Diocesi di Castellaneta, Monsignor Claudio Maniago, il sindaco Fabrizio Quarto della città di Massafra, a suggellare il carattere di unità che nella musica vede il suo più alto valore educativo e comunicativo. La cantante Annet, artista ecclettica e innovativa.

Il tutto orchestrato con maestria e passione, a partire dal dirigente scolastico, Nicola Latorrata, che ha tenuto le fila o, per dirla con esattezza, la bacchetta nel dirigere e armonizzare le relazioni interne ed esterne alla scuola, compresa la banda musicale “Città di Massafra”.

A seguire, con le competenze musicali e professionali dei docenti di musica della scuola che hanno guidato gli alunni. E ancora, con il coinvolgimento del personale docente e ATA della scuola che ci ha messo … la voce!

In remoto, apparentemente in backstage ma in realtà, il direttore di produzione e l’arrangiatore, il maestro Paolo Palazzo – prof. di musica della secondaria di 1° grado dell’IC –  è riuscito a mettere insieme le molteplici componenti che interessano e ruotano intorno alla scuola e alla sua azione educativa e formativa, in un ensemble corale-strumentale … appunto.

Ensemble corale-strumentale, dunque, il mezzo che ha permesso di confermare quanto sostiene il docente-scrittore D’Avenia “A volte nella musica si trovano le risposte che cerchi, quasi senza cercarle. E anche se non le trovi, almeno trovi quegli stessi sentimenti che stai provando. Qualcun altro li ha provati. Non ti senti solo.”

“We are the school” per raggiungere l’obiettivo delle attività musicali messe in atto nella pratica di formazione a distanza dell’ultimo periodo: “Non si deve insegnare la musica ai bambini per farli diventare grandi musicisti, ma perché imparino ad ascoltare e, di conseguenza, ad essere ascoltati.”

Nella foto il dirigente scolastico Nicola Lattorata

N.B.

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