Oggi i lavoratori della Coop Sociale Sviluppo Solidale hanno deciso di scioperare per la difesa del diritto, costituzionalmente sancito, al pagamento dello stipendio.
Questa dichiarazione può sembrare pleonastica ma purtroppo in questi ultimi anni molte aziende si sono sempre più convinte che il semplice fatto di corrispondere gli oneri contributivi ai propri dipendenti è sufficiente.
Il pagamento degli emolumenti diventa un di più quasi facoltativo.
Il fatto di vivere in una regione in perenne crisi di lavoro non deve assolutamente autorizzare nessuno a non riconoscere il giusto compenso per il lavoro svolto.
Ci rendiamo conto che il comparto dell’accoglienza ai migranti dove agisce la Coop Sviluppo Solidale vive dei contributi versati da Prefettura e/o Comune ma questo non deve essere un lasciapassare per non pagare il dovuto ai lavoratori.
Accumulare ritardi di 16 e più mesi di stipendi non può avere alcuna scusante in difesa del datore di lavoro.
Normalmente chi si reca a lavoro lo fa perchè vive di quel lavoro, perchè la sua famiglia conta su quello stipendio.
Non possiamo accettare assolutamente ritardi di questa portata ed invitiamo l’azienda a prendere atto di quanto denunciato dalla scrivente O.S.
Riteniamo improrogabile incontrare l’azienda per poter trovare una soluzione per un rientro, dovuto, legittimo e improrogabile, sugli stipendi da corrispondere.
Più volte come Sinalp abbiamo chiesto questo incontro chiarificatore ma pur ricevendo mail che parlavano di possibilità di incontro, nella realtà ad oggi nessun contatto è avvenuto.
Il Sinalp oggi è stato autorizzato dalla DIGOS della Questura di Palermo a fare uno sciopero presso la sede dell’azienda per evidenziare il malessere che tutti i lavoratori stanno subendo, ci auguriamo che questo faccia capire a chi di dovere che il dialogo è fondamentale per poter andare avanti e trovare soluzioni condivise.
La Direzione Regionale Sinalp Sicilia L’Rsa
Dr. Andrea Monteleone Marco Musso
