L’europarlamentare uno dei firmatari della lettera aperta che denuncia le gravi violazioni dei diritti umani nelle carceri e chiede l’immediato rilascio dei prigionieri politici detenuti nel mondo
Comunicato stampa. “Durante questa crisi globale, i detenuti appartengono a una delle categorie più vulnerabili rispetto a un possibile contagio – dichiara l’eurodeputato Marco Zullo del Movimento 5 Stelle – per questo motivo nei giorni scorsi mi sono fatto promotore di una lettera aperta firmata da 17 Premi Sakharov (il premio Sakharov è il premio assegnato ogni anno dal Parlamento Europeo a uno o più difensori dei diritti umani che si siano particolarmente distinti per le proprie battaglie) e da numerosi altri eurodeputati. Nella lettera, denunciamo queste gravi violazioni e chiediamo l’immediato rilascio dei prigionieri politici detenuti”.
Prosegue Zullo “le carceri sono luoghi in cui spesso il sovraffollamento, la mancanza di ricambio d’aria e la promiscuità rendono particolarmente difficile la rigida applicazione delle prescrizioni sanitarie, quando non anche il mantenimento delle più basilari norme igieniche. Se ciò è tristemente vero per l’Italia – come denuncia il XVI Rapporto di Antigone sulle condizioni di detenzione presentato ieri e come abbiamo denunciato più volte anche noi in passato – è ancor più vero per quei Paesi in via di sviluppo in cui le condizioni carcerarie si caratterizzano anche per l’assenza di acqua corrente, di cibo salubre e per condizioni di detenzione spesso inumane e degradanti, quando non anche per il compimento di veri e propri atti di tortura”.
“Ho accolto con soddisfazione le notizie relative alle misure deflattive prese da alcuni Paesi – continua l’eurodeputato – in linea con le raccomandazioni delle Nazioni Unite. È tuttavia deprecabile che in molti casi da queste misure siano stati scientemente esclusi gli oppositori politici e i difensori dei diritti umani, a volte con l’intento positivo di esporli a un maggior rischio di contagio. Ciò avviene in spregio alle disposizioni su “COVID-19 e detenuti” congiuntamente emanate dall’Ufficio dell’Alto Commissario per i Diritti Umani delle Nazioni Unite e dall’OMS e in violazione della Convenzione ONU contro la tortura e altri trattamenti inumani e degradanti. Oggi più che mai è importante tenere alta l’attenzione dei media e della società su queste gravi violazioni dei diritti umani. Durante una pandemia che colpisce indiscriminatamente uomini e donne di ogni nazionalità ed estrazione sociale, non possiamo rischiare di dimenticarci dei soggetti vulnerabili”, così in una nota l’europarlamentare Marco Zullo.
Ufficio stampa MEP Marco Zullo