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Corrado (M5S Senato – Commissione cultura) – Musei Reali di Torino

Con l’ennesima interrogazione al titolare del Collegio Romano (n. 27), ho chiesto all’on. Franceschini “se non ritenga che la sudditanza dei Musei Statali alle fondazioni bancarie… avrebbe implicazioni molto pesanti, allontanando definitivamente detti musei dal modello delineato dalla Costituzione, in base al quale il solo reddito che gli istituti statali dovrebbero impegnarsi a produrre è quello misurabile con la crescita del livello culturale dei cittadini”. Lo spunto dell’interrogazione appena pubblicata dal Senato è offerto dal fatto che dal 5 maggio 2020 la dott.ssa Enrica Pagella, direttrice dei Musei Reali di Torino, riveste ad interim anche il ruolo di dirigente dell’ex Polo Museale del Piemonte, oggi Direzione Regionale Musei, in attesa che quella sede abbia un direttore con incarico triennale. La sostituzione del precedente direttore ha certamente fatto felici molti, nella Giunta regionale piemontese, che lamentava una gestione eccessivamente burocratica delle Residenze Reali, incapace di garantirne l’apertura per carenza di fondi e personale ma restia a cedere le sue prerogative ai privati affidandole in convenzione al Consorzio pubblico-privato che le riunisce, creato nel 2017, di cui fanno parte MiBACT, Regione Piemonte, Città di Venaria Reale, Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura e Compagnia di San Paolo. La nomina della Pagella sembra soddisfare appieno le aspettative degli scontenti, poiché la sua gestione dei Musei Reali di Torino, Istituto dotato di autonomia speciale, ha sposato completamente la ratio della massima collaborazione con gli Enti locali e dell’apertura ai privati in un’ottica aziendalistica e mercantile che equipara gli istituti culturali ad aziende e interviene su di essi con gli strumenti propri dell’economia (come ha dimostrato lo scorso anno il progetto “Benchmarking museale”) fino a prevedere e giustificare persino l’interferenza delle Fondazioni, in quanto erogatrici di finanziamenti, nella programmazione culturale dei musei statali, nei criteri di gestione e nella selezione delle competenze. Da qui il timore che si vada, anche mediante quella nomina, verso la trasformazione del Consorzio delle Residenze Reali nell’ennesima fondazione di partecipazione, cedendo ulteriori porzioni di patrimonio pubblico a chi non si pone come obiettivo primario la crescita culturale dei cittadini.

Margherita Corrado (M5S Senato – Commissione cultura)

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