Non ho alcuna remora nel dire che gran parte degli scienziati che si sono “esibiti” nelle loro “performance” dialettiche con riferimento al coronavirus hanno fatto e stanno facendo più male della pandemia.
Mi pare opportuno e normale chiedermi, da semplice uomo della strada, come essi, non sapendo ad oggi ancora niente del virus, possano parlarne con tanta sicumera del suo iter presente e futuro: alcuni dicendo che esso si sta trasformando in una sorta di raffreddore, altri che durerà almeno due anni, altri che non sparirà nel medio termine, altri ancora, dicendo un po’ di questo ed un po’ di quello, tralasciando i troppi ricami “scientifici” fatti in aggiunta, come se la pubblica opinione fosse appena nata…
I nomi di questi personaggi della scienza li conservo tutti e, al momento opportuno, avrò qualcosa da dire loro in quanto, con il loro continuo apparire in tv e su tutti gli altri mass-media, stanno trasformando detto virus in un’altra patologia che riguarda la psichiatria.
La gente è terrorizzata e, sicuramente, sta valutando molto e molto al ribasso certi soloni della scienza.
Arnaldo De Porti
(Belluno-Feltre)