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Santoro (CS): il nostro compito è parlare alle operaie e agli operai

 “Dobbiamo parlare alle operaie e agli operai, alle lavoratrici e ai lavoratori salariati, dentro e fuori la nostra organizzazione”, commenta Manuel Santoro, segretario generale di Convergenza Socialista. “Dobbiamo andare nei luoghi di lavoro, nelle fabbriche, per spiegare che l’emancipazione individualistica della singola lavoratrice e del singolo lavoratore attraverso l’azione economicistica dei sindacati è tatticamente sbagliata, piccolo-borghese, e smembra la solidarietà di classe.”

“L’emancipazione deve essere sociale e, quindi, della classe operaia nella sua interezza e ciò può avvenire solo con la lotta di classe che attivi la transizione, anche lunga e faticosa, al socialismo. La classe operaia è la forza umana, carne e sangue, della lotta di classe e il compito del partito è guidarla essendone un tutt’uno. La nostra organizzazione socialista, il partito in divenire come strumento di guida e di lotta, non sarà degno di essere “Socialista” se non riuscirà ad unire la dirigenza con la classe, poiché la dirigenza è parte della classe lavoratrice; se non riuscirà ad unire gli aderenti all’organizzazione con le lavoratrici e i lavoratori fuori dell’organizzazione, poiché chi è dentro il partito è anche parte di cosa c’è fuori il partito.”

“L’organizzazione deve essere un monolite, e non permettere mai che si spezzetti in compartimenti stagni tra chi guida e chi è guidato”, conclude Santoro.

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