DOPO IL LOCKDOWN, RIPRESA SIA GRADUALE”

Roma – Dall’inizio della fase due, che coincidecon la bella stagione, gli italiani, giovani e meno giovani, sisono riscoperti atleti. Se e’ ben comprensibile la voglia distare all’aria aperta, dopo mesi di inattivita’ e chiusi dentrocasa, il consiglio e’ quello di rimettere gradatamente in moto il proprio corpo. Per capire come fare e quali sono i rischi legati a un sovraccarico dell’apparato muscoloscheletrico, l’agenzia di stampa Dire ha intervistato Fabrizio Borra, massofisioterapistadel Gruppo Villa Maria – Gvm Care & Research.

– La sua professione e il distanziamento sociale poco si conciliano. Come e’ cambiato il suo lavoro in questo periodo di pandemia? E come sara’ nella fase 2 e 3? “La premessa e’ che ci dobbiamo convivere con questo virus, percui anche l’organizzazione del nostro lavoro deve prevedere uncambiamento in funzione della sicurezza. Abbiamo scaglionato edistanziato gli appuntamenti tra un paziente e l’altro. E’ cambiata soprattutto la gestione del paziente per evitare gruppi troppo ravvicinati. Il problema e’ la terapia manuale, per cui e’ necessario avere un contatto con il paziente. E’ necessario indossare i Dpi, e anche se e’ piuttosto complicato tutto sommato i pazienti sono attenti alla adesione alle norme. Bisogna essere bravi a non creare ansia nel paziente e cercare di portare le persone a essere consapevoli e rilassate”.

– Spesso la bella stagione, che quest’anno coincide con l’allentamento delle norme in questa fase 2, incentiva ancora dipiu’ a fare sport all’aperto. A cosa stare attenti per non farsi male?
“Per strada si vedono molte persone che hanno messo le scarpe daginnastica per la prima volta pur di uscire. Tutti potenziali pazienti per noi. Battute a parte, la voglia di prendere aria e fare movimento e’ tanta, ma bisogna stare attenti e ricordarsi che se il corpo non e’ abituato all’attivita’ motoria questa deve essere graduale, e meglio se seguita da un tecnico. Bisogna riequilibrare e ribilanciare il movimento del corpo. Parlo di flessibilita’, aspetti di ricondizionamento prima di riprendere attivita’ motorie intense. Il corpo deve riprendere gradualmente, senza voler strafare, anche perche’ altrimenti il corpo ci presenta un conto da sovraccarico”.

– E quindi le articolazioni possono essere messe a rischio doppiamente durante questo periodo di lockdown? E in caso ditraumi che ruolo svolge la riabilitazione? “Un corpo che e’ rimasto fermo equivale a un sistema poco efficiente, mi riferisco all’inattivita’ del sistema vascolare, di contrazione e alla ridotta mobilita’, flessibilita’ e contrazione neuromuscolare per cui va messo il sistema in moto ma in maniera intelligente. Spesso e’ difficile farlo da soli per cui bisogna usufruire anche di un consulto telefonico a distanza. Le palestre oggi sono ancora chiuse ma ci sono molti esperti cheoffrono gratuitamente online i consigli. Un sistema poco efficiente chiaramente genera un sovraccarico che provoca patologie tendinee e articolari, come ad esempio il mal di schiena. Non dimentichiamo che siamo rimasti nel periodo del lockdown chiusi in casa e abbiamo ripetuto pochi movimenti ristretti. Il consiglio e’ riprendere ad avere una buona attivita’ funzionale e dopo dedicarsi alle sessioni sportive piu’ elevate. Bisognerebbe non arrivare al mondo rieducativo perche’questo vorrebbe dire avere esagerato. E’ importante muoversi madobbiamo prevenire gli stress. Il grande lavoro deve essere mirato ripeto alla flessibilita’ e articolarita’. Perche’ piu’ il corpo e’ flessibile piu’ ammortizza gli stress come quelli derivanti dall’attivita’ sportiva”.

Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy