IO, PREMIO NOBEL PER IL SILENZIO…

…mi chiedo e rispondo senza ombra di dubbio:   “Surrealismo ? E plauso alla politica italiana!…”  aggiungendo che, in questo “pandemismo” patologico ci sono due categorie che hanno causato mali presenti e futuri ancor più del virus stesso: i mass-media e la classe medica. Ovviamente, da dette due categorie, c’è da far filtrare il buono attraverso una sorta di setaccio che, realtà agli occhi di tutti, tratterebbe nella tela-filtro un buon tre quarti della predetta dicotomia professionale. Poi parlerò della terza categoria che, senza sforzo alcuno,  anche lì con qualche forte distinguo in mezzo alla stessa, potrebbe evincersi già dalle prime righe.

Lo spunto, per quanto attiene al giornalismo, mi è stato offerto ieri sera durante la trasmissione “Non è l’Arena” di Massimo Giletti, durante la quale uno stuolo di giornalisti à la page che non cito solo per non star lì a pensare a ieri sera,  si sono “persi via” per commentare sul vero significato di un sostantivo pronunciato dal noto Vittorio Feltri, alla presenza, da invitato, dell’ex Ministro Mastella, noto pure lui per diverse sue vicissitudini… In poche parole tutti hanno perso un’ora abbondante per commentare una probabile discriminazione  espressa da Feltri fra nord e sud con riferimento ad una “fregnaccia” quanto a valore politico,  che, proprio perché tale, in questo istante non mi viene in mente nello specifico…

Se questo è giornalismo, io sono un premio Nobel per il silenzio. E mi fermo qui perché da anni ho preso le distanze da questo tipo di giornalismo creandomi anche nemici  che lavorano, professandolo,  principalmente  per la pagnotta, come anche certi politici, entrambi avulsi dalla deontologia legata ad…Ippocrate (i primi), ed allo spirito dei grandi professionisti come Montanelli, ma anche dello stesso Vittorio Feltri, (i secondi). Io, mi tengo fuori, ma lo dico per fare una boutade risibile..

Questo tipo di giornalismo nuoce alla pubblica opinione: esso trasmette pandemie mentali, devianze esistenziali, incertezze per il futuro,  contrasti interpersonali ed infine malattie vere e proprie, stante il fatto che, le malattie psicosomatiche determinate dalla categoria in argomento, alla lunga si trasformano in vere e proprie malattie organiche che infettano più del virus: non per niente, la scienza medica afferma che la somatizzazione delle malattie psicosomatiche degenerano in patologie organiche. Ma se questo tipo di giornalismo ormai da tempo ha perso di vista la sua vera funzione che è quella di informare correttamente, approfondendo, per poi raccontare onestamente sull’ oggettività della notizia come si faceva una volta, adesso invece si fa solo teatro mediatico. Che fa danno, punto e basta !  Non parliamo dei social perché anche qui ci sarebbe da dire non poco…

A detta categoria, ultimamente, per forza maggiore, si è aggiunto uno stuolo di sanitari che, invitati e non dai vari massmedia, vogliono  dire la loro sul virus, senza conoscerne assolutamente nulla se non ciò che già si sapeva dalle ultime pandemie, realtà che, unendosi alla precedente, ha determinato la situazione che stiamo vivendo, caratterizzata da paure, ansie, incertezze sul futuro, mala informazione in quanto, tra l’altro,  si parla spesso sovente in maniera difforme, anche a livello Nobel, tanto da sconcertare l’esistenza e dar avvio a nuove patologie, in primis, come già detto,  di natura psichiatrica, mentale… ecc.

Insomma, detta dicotomia, intesa come ho appena narrato, costituisce un vulnus che corre il rischio di non esaurirsi a breve, posto che si esaurisca, tanto da poter immaginare che, al posto dei…ventilatori anti coronavirus, essi potrebbero  trovare indegna sostituzione con altri strumenti  aggiornati di contenimento che una volta si chiamavano…camicie di forza, o giù di lì.

E vengo alla terza categoria citata prima.

Mi par di poter dire, cosa che di questi tempi non sta né in cielo né in terra, che la politica (escludendo una grande porzione di politici che stanno lì, pure loro,  per la..pagnotta, seppur migliore rispetto a quella delle altre categorie), che il governo ha saputo gestire questa pandemia sconosciuta, con molta saggezza e prudenza tanto da intravvedere qualche spiraglio positivo per la ripresa, non priva di sorprese che pur ci saranno..

A questo proposito, vorrei condannare all’ergastolo con incarcerazione al 41 bis, tutti coloro che finora, malgrado un problema che ha investito e sta tuttora investendo l’intero paese, tutti coloro che hanno strumentalizzato la situazione a fini politici tanto da farmi vergognare di essere un Italiano vero. E fra questi, senza esitazione alcuna, annovererei i vari Salvini che ora vogliono manifestare con le mascherine (fonte AGI) dopo aver sputato contro ogni sforzo per rimettere in piedi il Paese, anziché dare una mano; una Meloni, ex fascista MSI che si infervora quando si parla di antifascismo che ora vuol dare lezioni di democrazia, per non parlare del povero (politicamente) Berlusconi il quale, in questi ultimi giorni “nol xe ne da late che da vovi”, come si usa dire in Veneto.  Infatti, l’ex primo ministro, pregiudicato, sembra voler occupare due sedie: sta con il governo se accetta il Mes senza condizionalità, ma anche con i vari Salvini e Meloni per evitare di essere preso a calci solo perché fa loro comodo…perché altrimenti non gli rimarrebbe che cantare accompagnato da Apicella… in compagnia di qualche escort..

Questo è parlar chiaro. Ed alla mia età non ho timore di esprimermi in tal senso, anzi vorrei chiudere la bocca (se così si può chiamare) a coloro che, con la pandemia in atto, continuano a parlare a vanvera, supportati dal paravento di una fantomatica (per loro) democrazia di cui, ahimè, posseggo, purtroppo, anche  addentellati familiari di discreto spessore politico …

Arnaldo De Porti

(Belluno-Feltre)

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