Persino nel pieno della pandemia di Covid-19 ed a dispetto dei loro immani sacrifici, gli infermieri iraniani continuano a ricevere stipendi cinque volti inferiori a quelli dei mercenari del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica in Siria.
Il regime dei mullah dichiara di non essere in grado di fornire farmaci ed attrezzature mediche al popolo iraniano a causa delle mancanze di fondi dovute alle sanzioni internazionali. Tuttavia ,informazioni provenienti da fonti interne al regime, provano che negli ultimi tre mesi, mentre il Coronavirus si diffondeva nel paese mietendo vittime, il regime ha continuato ad inviare contanti ai suoi mercenari stranieri in Siria e Libano, per poter portare avanti le sue operazioni terroristiche e belliche.
Al fine di chiarire le dimensioni delle menzogne e delle ruberie del regime, in questo rapporto confronteremo tra loro gli stipendi degli infermieri iraniani e quelli dei mercenari stranieri del regime in Siria.
In un’intervista televisiva andata in onda sul canale Ofogh (Orizzonte) ad inizio Aprile 2020, il generale di brigata Parviz Fattah, attualmente a capo della Fondazione per i Bisognosi (Mostazafan), ha confessato di provvedere egli stesso (tramite la fondazione) al pagamento degli stipendi dei mercenari dei Pasdaran in Siria, dichiarando: “Ero nella fondazione cooperativa dei Guardiani della Rivoluzione, quando Haj Qassem [il comandante della forza Quds dei Pasdaran, Qassem Soleimani] venne da me e mi confessò di non avere abbastanza denaro per pagare gli stipendi dei Fatemyoun. Disse che erano i nostri fratelli afghani, e ci chiese aiuto…”.
Stipendi dei mercenari del corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica in Siria
Secondo le informazioni rilasciate dall’ufficio statunitense del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana nel Luglio 2016, lo stipendio mensile dei mercenari stranieri al servizio del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica in Siria ammonta a circa 1000 dollari americani. I mercenari provengono da Iraq (Heydarioun), Afghanistan (Fatemyoun), Libano (Hezbollah libanese), Pakistan ed Iran (Pasdaran).
Nel 2016 gli stipendi dei mercenari non siriani in Siria arrivavano a costare oltre 70 milioni di $ al mese (la somma versata ai mercenari stranieri variava tra gli 800 ed i 1500$, l’importo medio era di 1000 $). A distanza di quasi quattro anni e nonostante la pandemia, il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica sta continuando a versare ai suoi mercenari stranieri presenti in Siria le stesse somme di cui sopra.
Stipendi degli infermieri in Iran
Secondo i dati ufficiali del Ministero della Salute, gli stipendi degli infermieri iraniani sono quelli elencati di seguito. Nel Febbraio 2019 Maryam Hazrati, vice responsabile del Dipartimento Infermieristico del Ministero della Salute, riferendosi all’ammontare dei salari degli infermieri, ha dichiarato:
“Nel settore privato gli infermieri guadagnano 1,5 milioni di toman (90$) più gli straordinari, nel settore pubblico 2,5 milioni di toman (130$) più gli straordinari; gli straordinari mediamente ammontano ad un massimo di 800.000 mila toman (50$).” I media governativi riportano che gli straordinari vengono versati con un anno di ritardo.
In uno studio a dir poco ottimistico si presuppone che lo stipendio medio di ogni infermiere sia di 180$ (al tasso di cambio di 16.000 tomai per 1 $ americano).
Relativamente al numero di infermieri presenti nel paese, secondo quanto dichiarato nel gennaio 2020 dal Viceministro della Salute, ci sono in Iran soli 19 infermieri ogni 10.000 abitanti: si tratta di un dato al di sotto degli standard stabiliti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Lo standard minimo è infatti di 50 infermieri ogni 10.000 abitanti.
Il numero totale degli infermieri in Iran (paese con 80 milioni di abitanti) ammonta quindi circa a 152.000 operatori. È facile quindi calcolare che il costo totale degli stipendi degli infermieri: circa 30 milioni di $ al mese.
Confronto tra i salari degli infermieri iraniani e dei mercenari dei Pasdaran in Siria
Un semplice confronto (che prende in considerazione una stima ottimistica di quello che è lo stipendio medio degli infermieri) mostra che lo stipendio medio di un infermiere iraniano ammonta a 200$ mensili, mentre quello dei mercenari dei Pasdaran presenti in Siria ammonta a 1000$ mensili.
Dal confronto tra le spese totali mensili che lil regime deve affrontare per il versamento degli stipendi degli infermieri e dei mercenari del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica in Siria, emerge che i primi costano allo stato 30 milioni ed i secondi invece 70 milioni di $ al mese: il regime paga più i suoi mercenari in Siria che i suoi infermieri in Iran. Persino nella situazione attuale, nella quale il numero delle forze straniere dei Pasdaran in Siria si è più che dimezzato rispetto a quando la guerra era al suo culmine, la spesa totale per gli stipendi dei mercenari in Siria supera quella per gli stipendi degli infermieri.
Continua il versamento degli stipendi dei mercenari del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica durante la crisi da Coronavirus, e continua anche il terrorismo su larga scala dei Pasdaran
Lo stipendio mensile dei mercenari del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica in Siria non è che una parte degli stipendi versati ai mercenari del regime nei diversi paesi. In aggiunta a ciò, infatti, il regime paga stipendi mensili fissi ai suoi mercenari in Libano, Iraq, Yemen ed Afghanistan. I mercenari di cui sopra hanno continuato a ricevere il proprio stipendio anche durante la crisi da Coronavirus.
Secondo quanto emerso da rapporti interni al Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica, negli ultimi tre mesi la forza Quds dei Pasdaran avrebbe spedito ad Hezbollah, in Libano, gli stipendi mensili sotto forma di pacchi di contanti e scambi monetari tra affiliati al regime, e nonostante un calo del 50% delle somme inviate rispetto al normale (calo dovuto al coronavirus), i versamenti non si sono mai fermati. I Pasdaran stanno attualmente fornendo ad Hezbollah in Libano aiuti finanziari per 700 milioni di $ l’anno (precedentemente la somma annuale era di 1 miliardo di $).
Il versamento degli stipendi dei mercenari stranieri delle forze paramilitari è solo una parte del costo del bellicismo e dell’esportazione del terrorismo in altri paesi del mondo. Per quanto riguarda la Siria, bisogna tenere conto anche delle donazioni in contanti del regime clericale alla dittatura di Bashar al-Assad, della spedizione di petrolio gratis nel paese, dell’invio di armi e della costruzione di dozzine di caserme ed installazioni militari nel paese: il costo di totale di queste operazioni ammonta a più di 10 miliardi di $ l’anno.
Mahmoud Hakamian