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Margherita Corrado (M5S Senato – Commissione Cultura) – Sul castello medievale di Uggiano

Insieme al Comune di Ferrandina (MT), che fin qui si è sottratto ad ogni responsabilità, il Ministero che oggi fa capo all’on. Franceschini dovrebbe accertare la proprietà del castello medievale di Uggiano, verificare gli eventuali abusi commessi dai privati e, poiché lo stato di conservazione del complesso appare sempre più precario, agire se non nella prospettiva di un restauro, ormai impossibile, almeno in quella della messa in sicurezza dell’esistente. La tutela è condizionata dallo stato avanzato di ruderizzazione del fortilizio ma questo non incide sulla possibilità di promuovere il sito, puntando sia sulla ricerca storico-archeologica a fini conoscitivi sia sulla valorizzazione, materia concorrente con la Regione, che potrebbe giovarsi dell’attenzione mondiale a Matera per includere il castello di Uggiano in un circuito più ampio. Di impianto longobardo (IX sec.) ma incrementato durante la seconda riconquista bizantina e valorizzato poi dai Normanni per la sua posizione strategica, Uggiano (Obelanum-Oblanum) fiorì specialmente nel XIV secolo, per poi declinare ed essere abbandonato già dalla fine del XVI. Quanto resta di questo presunto antenato di Ferrandina, e oggi vero e proprio paese fantasma, fonte di grandissima suggestione per i visitatori, è appunto il castello, che occupa per intero la sommità di un piccolo rilievo isolato svettante a poco meno di 500 m s.l.m. Entro una cinta muraria a pianta sub-ellittica orientata pressappoco N-S, con almeno 5 torri quadrangolari di rinforzo (due delle quali a fiancheggiare l’ingresso), sono racchiuse l’abitazione del castellano, la cappella, la scuderia, le cisterne. In assenza di vie pubbliche di accesso diretto al castello, circondato interamente dai terreni privati, tant’è che sul sito web del Comune di Ferrandina non compare alcuna proposta di fruizione del complesso architettonico, né sono indicate modalità per raggiungere il sito, per visitarlo bisogna essere ammessi all’interno dell’azienda agricola che lo ingloba ed ha adibito pressoché l’intera proprietà a pascolo per proprio il bestiame.

Margherita Corrado (M5S Senato – Commissione Cultura)

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