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ArcelorMittal. Santoro (CS): basta con i capitalisti. Prima le lavoratrici e i lavoratori

“Il socialismo è ormai una necessità. Un lavoratore dello stabilimento ArcelorMittal di Taranto è stato licenziato per aver commentato sulla propria bacheca Facebook quel che veramente accade in fabbrica quotidianamente”, commenta Manuel Santoro, segretario generale di Convergenza Socialista. “Si lavora senza mascherine, senza protezioni contro il Covid-19, e mentre lavoratrici e lavoratori soffrono e muoiono, i capitalisti continuano a fare grandi affari sulla crisi sanitaria ed economica attivata dal coronavirus.“

“E mentre il lavoratore è ora in mezzo ad una strada, senza aiuto, senza protezione, i capitalisti di ArcelorMittal continuano ad ingrassare. Questo non è più tollerabile. Tutti i mezzi di produzione devono essere di proprietà comune e non privata, e la classe dei capitalisti espropriata del capitale. Questa è la lotta di classe nella quotidianità. Le forze del capitale, insieme alle quinte colonne riformiste, progressiste, revisioniste ed opportuniste, contro i singoli lavoratori sempre più soli. Non li difende quasi più nessuno. Noi ci proviamo.”

“La politica vive di rapporti di forza. Non chiacchiere o passatempo ma, semplicemente, rapporti di forza. Se si è deboli la classe sociale di riferimento soffre; se si è forti a soffrire sono i capitalisti. Per questo semplice motivo, quello che più conta oggi è focalizzarsi sulla teoria, sulla politica e sull’organizzazione. Non esiste alcuna politica o militanza al di fuori dell’organizzazione partitica poiché è proprio il partito a contrapporsi, in rapporti di forza, contro i nemici giurati della classe lavoratrice. Noi difendiamo gli interessi dell’intera classe lavoratrice”, conclude Santoro.

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