IL VINO ROSSO  CURA IL CORONAVIRUS ?

Ormai di ca….. ne sono state dette a iosa per cui, una più una meno, ci potrà stare anche questa, pronto ad invocare subito perdono per aver dubitato sulla scienza…napoletana, la quale, avrebbe accertato che un fenolo, chiamato Resveratrolo (molecola contenuta nel vino rosso),  sarebbe in grado di bloccare la replicazione virale del Covip-19, parente stretto di Sars-Cov-2.

La notizia potrebbe avere anche un qualche aspetto di credibilità in quanto proviene dall’Università Fedinando II di Napoli, tanto da essere stata pubblicata anche sulla rivista di livello mondiale “Nature”.

A questo proposito, è non sarebbe uno sketch alla Totò, pare che con una sola somministrazione di una sostanza, chiamata Taurisolo,  si sia addivenuti addirittura al dimezzamento dell’infiammazione-infezione.

Sono ormai abituato a sentirne di tutti i colori nel napoletano: anni fa,  anni 90 mi pare, un medico di cui non ricordo il nome, diceva che era possibile curare l’AIDS con l’aceto…;  ora, praticamente, anziché  usare l’aceto si userebbe il vino, per cui, mi verrebbe da dire che tutto si giochi  all’interno di un  “parentame” fra famiglie…di uno stesso ceppo…

Mi verrebbe anche da pensare, per metterla sul risibile, che questi studi possano essere molto legati a nostalgia di qualche ex bevitore…di spremute d’uva…imbottigliate.  A questo proposito, io conoscevo un primario ospedaliero che, al mattino presto, si faceva fuori quasi un quartino di grappa…prima di iniziare in reparto. Ergo anche la nostalgia ci starebbe tutta e per intero…

Se davvero fosse così, e cioè che fra qualche giorno  l’AIFA desse  l’ok per la sperimentazione della sostanza, si farebbero avanti molti… sportivi del bicchiere e,  visto che io abito vicino a Valdobbiadene, zona del famoso prosecco per il quale la zona è stata ascritta all’UNESCO, mi verrebbe da aggiungere che detta zona potrebbe avere un ulteriore sviluppo commerciale, grazie al Coronavirus. Insomma, tutto il male non verrebbe per nuocere, dicevano i nostri vecchi…

A questo punto,  pure io non disdegnerei qualche visita in più alla zona…stante il fatto che il vino è un “medicinale”  prezioso, oltre che alimento di tutto rispetto.

Arnaldo De Porti  (Belluno-Feltre)

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