ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARABINIERI, Sezione di Belluno.

Vorrei spendere una parola di gratitudine e simpatia verso ANC in generale che, da molti anni, offre esempi di generosità, forte aggregazione e solidarietà, non soltanto nelle more di questo travagliato momento di pandemia che, bisogna dirlo, ormai ha investito quasi tutto il mondo.

Da molti anni faccio parte di questa associazione, dapprima a Venezia-Mestre e, da quasi una trentina d’anni qui a Belluno, ove esiste un sodalizio  che ci tiene tutti uniti con passione ed intelligenza, malgrado i tanti problemi che la vita riserva ad ognuno,  a taluni anche per l’età.

Va detto, senza alcuna esitazione, prima di entrare nel contesto bellunese a cui ho l’onore di appartenere, che la “Benemerita” ha svolto e svolge un ruolo importante di fronte al quale tutti dovremmo inchinarci, sia per serietà che per abnegazione ed impegno verso la nazione, indipendentemente dall’appartenenza di qualsiasi estrazione sociale nazionale.  Andrebbe anche ricordato che, nell’ambito dell’attuale emergenza sanitaria, l’arma sta svolgendo controlli ispettivi e repressivi sulla regolarità di quanto ci aiuta a sopravvivere (attività distributive alimentari, medicinali, pratiche varie non sempre legali e spesso fraudolente, anche attraverso i canali on-line), nonché, insieme con le altre forze dell’ordine,  sta vigilando rigorosamente sulla necessità del distanziamento sociale che, a quanto pare, si sta rivelando in questo momento l’unico antidoto valido volto ad allentare la morsa di questa maledetta pandemia.

Ma se quanto sopra riguarda un aspetto generale per trarne uno spunto a livello locale, vorrei spendere due parole sul conto dell’Associazione Carabinieri della Sezione di Belluno che, retta dal Presidente, Giovanni Franceschini,  insieme con altri validissimi Collaboratori, ogni tanto ci intrattiene sulle dinamiche della vita associativa, ma anche sull’argomento del giorno, alias coronavirus, nonché sulla necessità di stare uniti in attesa di giorni migliori; e ciò, non dimenticando che, fino a qualche settimana fa, ci sono state diverse occasioni di incontro sia  in loco che fuori provincia per qualche bella escursione fuori dalle nostre belle montagne, escursioni sempre ben accompagnate da eccellenti “mangiate di pesce”,  con lo scrivente alla fisarmonica, realtà tutte che, se per un po’ dovranno essere sacrificate, non è detto che non si possano riprendere al più presto.

Una cosa vorrei dire sull’Arma dei Carabinieri. L’Arma, anche se a volte ci si scherza sopra con barzellette ed altro (lo si fa anche per la politica e gli scienziati del coronavirus) ha attualmente uno spessore culturale di altissimo livello, e lo avrà sempre più negli anni a venire in tutti i contesti della vita sociale, realtà che va riconosciuta da subito senza ombra di dubbio e che, proprio per questo, dobbiamo considerarla, senza mettere in sott’ordine tutte le altre forze ovviamente, un presidio serio ed importante del quale l’Italia intera non potrà mai farne a meno, andandone fiera !

Grazie quindi all’Arma dei Carabinieri !

Arnaldo De Porti

(Belluno-Feltre)

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