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Free Green Sicilia. 5G: APPELLO AL PREFETTO E AL SINDACO

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5G: APPELLO AL PREFETTO E AL SINDACO PER L’APPLICAZIONE IN CITTA’ DEL PRINCIPIO DI PRECAUZIONE SUI POSSIBILI RISCHI ALLA SALUTE!

Free Green Sicilia – afferma il suo Portavoce Alfio Lisi – ha chiesto formalmente al Prefetto e al Sindaco di Catania di mettere in essere ogni forma di tutela della salute dei cittadini applicando in città il Principio di Precauzione sancito dal Diritto Comunitario e dal Codice Ambientale in merito alla possibile installazione di antenne per la nuova frequenza cosiddetta 5G. Giacché tale alta frequenza è tuttora sottostimata sotto l’aspetto del pericolo per la sanità pubblica che potrebbe coinvolgere sicuramente anche il Comune di Catania, attesa l’adozione sperimentale dei sistemi mobili di quinta generazione 5G.
Il 5G prevedrebbe l’installazione in modo ubiquitario nell’intero dei territori comunali di nuovi ripetitori e di numerosissime nuove “small cells” (mini antenne) che andrebbero a sommarsi alle migliaia di antenne per la telefonia mobile già esistenti. Con il 5G vengono introdotte nuove radiofrequenze molto alte (onde millimetriche), mai utilizzate prima su ampia scala, che risultano prive di studi preliminari sul rischio per la salute della popolazione esposta. La frequenza di 26 Ghz, che è stata assegnata per il 5G – insieme ai 700MHz e ai 3,6 Ghz – in aggiunta alle esistenti, è molto più alta di quelle attualmente in uso, e i suoi effetti per uomo e ambiente restano inesplorati.
L’ampliamento della banda e l’installazione capillare delle nuove antenne, comporterebbe un’esposizione massiccia della popolazione all’inquinamento elettromagnetico, e le compagnie telefoniche stanno chiedendo un innalzamento dei limiti di legge per poter inquinare a loro piacimento.
La situazione di rischio viene segnalata, tra l’altro dal rapporto del 20.12.2018 dello Scheer – il Comitato Scientifico per la Salute, l’Ambiente e i Rischi Emergenti dell’UE – che individua al punto 4.4 come rischio emergente per l’UE gli “Effetti potenziali sulla natura dell’aumento delle radiazioni elettromagnetiche”, specificatamente in relazione alla nuova tecnologia 5G. Lo Scheer segnala, infatti, che “La mancanza di una chiara evidenza che informi lo sviluppo di linee guida per la tecnologia 5G lascia aperta la possibilità di conseguenze biologiche impreviste.” Il rapporto assegna quindi al rischio derivante da tale aumento delle radiazioni elettromagnetiche il livello più alto (3), per importanza e urgenza. Esistono tuttavia studi scientifici precedenti che hanno riscontrato, in correlazione all’esposizione a questo tipo di frequenze, danni alla pelle e agli occhi, modifica dell’espressione genica, alterazione del ritmo cardiaco, antibiotico resistenza, e altro ancora.
Sono più di 200 gli scienziati indipendenti che, guidati dal Prof. Lennart Hardell, hanno sottoscritto l’appello internazionale per una moratoria della quinta generazione della telecomunicazione, almeno fino a quando “i potenziali pericoli per la salute umana e l’ambiente saranno stati completamente studiati da scienziati indipendenti che non accettano finanziamenti dall’industria”.
L’Appello Internazionale degli scienziati per “la protezione dall’esposizione a campi elettromagnetici non ionizzanti” (“International EMF Scientists Appeal”) presentato sia alle Nazioni Unite sia all’Organizzazione Mondiale per la Sanità (OMS) è stato firmato da 237 scienziati di 41 nazioni.
In conformità a queste legittime preoccupazioni diversi Sindaci in Italia e all’estero hanno già deliberato che non consentiranno l’installazione delle nuove antenne 5G. Anche a Firenze, al Municipio XII di Roma e in numerosi piccoli Comuni italiani, così come nella Municipalità di Bruxelles, Olanda e alcuni cantoni della Svizzera, è stato votato di fermare l’avanzata della nuova tecnologia, fino a che non siano fornite adeguate garanzie per la salute.
Per tutto ciò, e altro ancora, abbiamo invitato il Prefetto e al Sindaco, in qualità il primo di ufficiale del Governo e il secondo in qualità di Autorità Sanitaria locale, sui quali incombe l’onere di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana in ossequio all’art. 32 della Costituzione e al Principio di Precauzione sancito dal diritto comunitario, dell’ex art. 38 della Legge 8 giugno 1990, n. 142 sull’Ordinamento delle autonomie locali: “Il Sindaco, quale ufficiale del Governo, adotta, con atto motivato e nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico, provvedimenti contingibili e urgenti in materia di sanità e igiene, edilizia e polizia locale al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità dei cittadini”, di prendere in seria e urgente considerazione l’emanazione di ordinanze contingibili e urgenti a difesa e prevenzione della salute dei cittadini umani e non umani e dell’ambiente in cu viviamo.

Il Portavoce
Alfio Lisi

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