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Remembering Pino Cicala who passed away three years ago today.

Sharing below what our friend Oscar Bartoli wrote on his blog about Pino when he was recognized at Casa Italiana.
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Lo show organizzato da Ezio Marchetto parroco della Chiesa italiana a Washington sulle canzoni degli emigranti italiani in America sta volgendo al termine.
Cantanti e musicisti vengono interrotti da una dichiarazione al microfono fatta da Simonetta, attiva presenza della comunità femminile italiana.
Tra la sorpresa generale, mentre sullo schermo si avvicendano le immagini di un incredibile impegno professionale, i 200 italoamericani che affollano il salone della Casa Italiana sono messi al corrente delle imprese di un loro connazionale.
Pino Cicala, immigrato negli Stati Uniti nel 1955, laureatosi in architettura, una vita spesa al servizio della cultura italiana, una emittente radiofonica molto seguita dagli italoamericani, viene celebrato come uno dei pilastri della cultura italiana negli Stati Uniti.
Cofondatore della NIAF (National Italian American Foundation), la potente organizzazione che gestisce gli oltre 25 milioni di italoamericani presenti negli Stati Uniti molti dei quali hanno raggiunto posizioni di vertice nella politica, finanza, industria.
Pino Cicala siede al suo tavolo un po’ frastornato perché non si aspettava questa manifestazione di affetto e l’ennesimo riconoscimento ufficiale di tanta energia espressa per affrancare l’immagine dell’emigrante italiano dai soliti stereotipi malevoli e negativi.
Pino Cicala non può ringraziare perché la malattia ormai ha intaccato le corde vocali. Lo farà per iscritto inviando una e-mail agli organizzatori dello show, al padre Ezio, a musicisti e cantanti.
Prima di partire per l’Italia abbiamo incontrato Pino nella Chiesa italiana di Washington e, al termine della Messa, ci siamo abbracciati.
Guardandomi scuoteva la testa per sottolineare che la sua salute stava peggiorando. In quelle circostanze non sai cosa dire e cosa fare.
Una e-mail di mio figlio Max mi ha informato che Pino se n’era andato, terminando troppi mesi di strazio e di tormento medicale.
Come recitano le tante commemorazioni ufficiali Pino era un grande professionista, un grande italiano innamorato della sua Sicilia e della patria di adozione.
Ma, per quanto ci riguarda, vogliamo ricordare Pino come una rara persona, tenera di cuore, sempre pronto a venirti incontro nel momento della necessità, lontano dai chiacchiericci.
Pino per noi e per tanti era un uomo vero, un italiano vero, un siciliano vero, un americano vero.
Riposa in pace, Carissimo Pino.

==You visit Oscar Bartoli’s blog at: https://oscarb1.blogspot.com/

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