IL CORONAVIRUS SERVIRA’ PER FAR EMERGERE IL NERO, LA FAME E L’IGNORANZA…

Che a fine coronavirus, se ci sarà a breve, rimangano traumi di natura psico-fisica, lo capiscono anche i sassi, così come ci si accorgerà ancora molto prima che lo shock da esso provocato a livello mondiale, cambierà in toto, o quasi, il nostro modo di vivere.
Sarà un bene, sarà un male, questo non si sa anche se, per certi versi, io sono propenso a credere che uno scossone della specie, insegnerà a … ladri, malavitosi, evasori fiscali, politici, clero, ma anche a chi, in un mondo nel quale c’è una prevaricazione abissale fra ricchi e poveri, vedrà restringersi il gap fra chi non ha neanche un pezzo di pane per sfamarsi e chi,invece, sperpera per divertirsi alla faccia di chi sta male.
Di quanto precede, già da adesso, ossia in corso della pestilenza, si incomincia a vedere qualche esempio, realtà che dovrebbe svilupparsi in positivo nel prossimo futuro. Infatti pare che ladri e malavitosi siano scomparsi nella misura del 70%, vuoi per le prescrizioni adottate dal governo in merito al … distanziamento sociale, ma vuoi anche per il fatto che, dopo una batosta patologica della specie, è sperabile che all’uscita del virus, si accompagni in minor misura anche la morte del vizio di rubare. Sarò anche ottimista pensando a ciò ma, di certo, questa situazione dovrebbe aver lasciato il segno anche su di loro tanto da favorirne in qualche modo l’identificazione da parte delle forze dell’ordine, tenendo conto che il loro numero dovrebbe essersi fortemente ridimensionato. Tra l’altro, senza voler essere cattivo, mi verrebbe da dire che, trattandosi di gentaglia ai margini della legalità, oltre che conniventi col disordine sociale, anche le loro forze potrebbero essere venute meno.
Parlare poi di nero in questo periodo mi sembra abbastanza superfluo in quanto oggi sono ferme del tutto, o quasi, anche le operazioni di compravendita con i crismi della legalità.
Anche in chiave politica si è già visto in questa difficile circostanza che lo spessore mentale di certuni che vogliono governarci, sembra ispirato più all’ignoranza politica che al buon senso, argomento sul quale preferisco non parlare oltre.
Ciò che mi preoccupa maggiormente è invece la fame che investirà nel breve termine una vasta percentuale del popolo italiano a causa della mancanza di soldi, di lavoro, di salute, peraltro senza prospettive future di una certa efficacia, tenuto conto che, alla forte disponibilità offerta dal governo italiano, sembra non esserci altrettanta disponibilità da parte dell’Europa, la quale, se non si renderà conto nello spazio di pochissimi giorni che l’intervento economico deve essere appannaggio di tutti gli stati membri, si correrà il rischio che rifioriscano nazionalismi e, con essi, la disgregazione della stessa Europa. Altra prospettiva non la vedo.
Detto questo, mutuando un pensiero di un famoso ristoratore veneziano, vorrei concludere dicendo che, il virus maledetto che ancora ci perseguita, ci costringerà a cominciare tutto daccapo, quasi come fossimo dei ….. neonati che affrontano per la prima volta una condizione esistenziale del tutto nuova, aspetto quest’ultimo che dovrebbe finalmente ripristinare la vera natura umana dell’uomo, ora schiavo solo del denaro e del potere, come ci ricorda quasi tutti i giorni il Santo Padre.
Che non sia davvero la volta buona?
Arnaldo De Porti

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