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COVID-19: RIUNIONE PARLAMENTO EUROPEO, GIA’ OLTRE 6.000 FIRME IN POCHE ORE PER CHIEDERE ALL’ EUROPA UNA RISPOSTA COMUNE. C’E’ ANCHE IL PREMIO NOBEL SIR RICHARD JOHN ROBERTS, PREMIO NOBEL PER LA MEDICINA

Cappato, Ass. Coscioni e EUMANS: “A poche ore dalla riunione del Parlamento europeo, con una petizione ufficiale sostenuta da altre organizzazioni europee, chiediamo una risposta comune alla crisi, contro gli egoismi nazionali”

L’epidemia di Coronavirus svela tutte le fragilità dell’Unione Europea così come la conosciamo. E richiede una strategia urgente per gestire le misure sanitarie, economiche e sociali, la protezione civile, gli incentivi per la tecnologia e la ricerca, le garanzie per lo stato di diritto e i diritti fondamentali. Un gruppo di cittadini europei e ONG attive sulla democrazia partecipativa ha proposto una petizione al parlamento europeo per rafforzare i poteri dell’UE nell’affrontare la crisi economica e sanitaria in corso.

Nella petizione sono incluse proposte per un nuovo bilancio federale e una riforma delle competenze europee su sanità e protezione civile. La plenaria del parlamento europeo convocata per giovedì 26 marzo potrà discutere di queste importanti riforme?

La petizione è stata presentata oggi al Parlamento europeo come esito del Consiglio per la Democrazia partecipativa, un incontro web tenutosi nei giorni scorsi. Oltre 100 cittadini europei si sono uniti alla prima assemblea online autoconvocata per discutere le riforme necessarie per l’Europa immediatamente, durante l’epidemia di Coronavirus, e i mezzi per realizzarle.

La petizione ha già raggiunto oltre 2000 firme in poche ore, ed è stata sostenuta dalla maggior parte delle organizzazioni e dei rappresentanti partecipanti, tra cui l’ex eurodeputato Marco Cappato DELL’Associazione Luca Coscioni e fondatore di Eumans (il movimento paneuropeo di iniziativa popolare che vuol raggiungere gli obiettivi Onu sullo sviluppo sostenibile), Monica Frassoni (ex presidente dei Verdi europei), Pier Virgilio Dastoli del Movimento Europeo, Iga Kamocka della Fondazione polacca Robert Schuman, Jesse Colzani della Good Lobby, Ulrike Guerot dell’European Democracy Lab, e molti altri.

Il contenuto della petizione può essere riassunto in 5 pilastri:

• L’attivazione di misure di emergenza coordinate per combattere la pandemia;
• Il rafforzamento degli strumenti e delle competenze dell’UE in materia di assistenza sanitaria e protezione civile per rispondere alle epidemie;
• Attuare misure economiche che consentano all’UE di sbloccare risorse per sostenere i cittadini che subiscono le conseguenze della pandemia, tra cui il ritiro dell’attuale quadro finanziario pluriennale (QFP) e la proposta di un nuovo QFP quinquennale;
• Trasformare le prime fasi della Conferenza sul futuro dell’Europa in un’assemblea pubblica online e rimodellare i suoi obiettivi;
• Contribuire a un meccanismo globale per prevenire e affrontare epidemie e pandemie;

 I dettagli, compreso il testo completo e l’elenco dei firmatari, sono disponibili all’indirizzo:

Marco Cappato (Ass.Coscioni e Eumans), che ha guidato l’iniziativa, dichiara: “La riunione del Parlamento europeo del 26 marzo sarà l’occasione per il primo dibattito davvero europeo sulla crisi in corso. Con la petizione chiediamo che il Parlamento europeo si faccia promotore di una risposta comune capace di superare gli egoismi e le incapacità degli Stati Nazionali. Il progetto di integrazione europea è nato per rispondere alla tragedia della Seconda guerra mondiale, ed ha fatto passi avanti ogni volta che c’era da rispondere a una crisi. La risposta a questa nuova emergenza e le riforme strutturali necessarie sono la sfida che oggi l’Unione europea deve raccogliere trasformando se stessa.”

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