Nuovo romanzo noir dello scrittore-giornalista-comunicatore d’impresa Gian Luca Campagna (Fratelli Frilli Editori)

Eugenio Bolia
Una nuova novità della casa editrice genovese Fratelli Frilli Editore. Si tratta del nuovo romanzo noir (pagine 208) “L’estate del mirto selvatico”, stampato nella collana SuperNoir Bros. Autore è lo scrittore-giornalista-comunicatore d’impresa Gian Luca Campagna, 49enne di Latina. Andiamo con ordine. Leggiamo e riflettiamo su quanto scrive ilo scrittore. I conti con il passato li facciamo tutti. Il tempo è come un oste maledetto, ti ghermisce, ti liscia, ti seduce, poi all'improvviso ti porta un conto che non avevi preso in considerazione. Solo allora capisci che non era un tuo alleato ma solo un convivente: per constatarlo il tempo lo devi vivere al presente. I protagonisti del romanzo non sono fini matematici e sbagliano, alla fine come un po' tutti, i loro conti.
Le stagioni della vita ti aggrediscono a tradimento, ti ghermiscono l’anima e cancellano la nostalgia dei ricordi. Federico Canestri, scrittore in crisi con la moglie e in difficoltà creativa, è chiuso in una bolla indolente nel suo appartamento di Roma, finché apprende dal web che in una cavità del monte Circeo è stato ritrovato uno scheletro di un adolescente. Federico forse sa di chi sono quei resti. È lì che affiorano i ricordi su quell’estate che ti cambia, che appartiene a quel periodo dell’adolescenza in cui scopri l’amore, l’invidia, la gelosia, i tradimenti. È l’estate in cui sulle spiagge di Sabaudia la banda dei buoni, guidata da lui, detto Barabba, insieme allo sbruffone Hollywood, al timido Tasso Mannaro, alla bella Camicetta e all’impacciato Dracula, si fronteggia con la banda dei bulli, capeggiata dall’arrogante Hammer, i rissosi Crisantemo, Kamikaze e Moscarda, più le disinibite Mantide e Raffa. Federico deciderà di tornare all’ombra del Circeo per affrontare finalmente il passato, la misteriosa scomparsa di Dracula, il rapporto conflittuale col padre, la vita felice vissuta con Veronica, cercando decisive risposte nel presente. Ma chi erano veramente i suoi amici? E il padre? E lui? Lui è veramente chi crede di essere? In un doppio percorso temporale e narrativo Federico cercherà di scovare gli amici e i nemici di quell’estate che lo ha cambiato per sempre, per scoprire in un perverso gioco di verità, reticenze e bugie cosa è accaduto in quella tragica notte del 3 luglio 1990.
Nato a Latina nel gennaio 1970, come abbiamo sopra accennato, è giornalista, scrittore e comunicatore d’impresa. Non ama i perditempo e non tollera gli astemi e, una curiosità, Non pranza mai di mercoledì. Per sua stessa ammissione, scrive e legge per evitare il processo di analfabetismo di ritorno. Ha pubblicato i romanzi ‘Molto prima del calcio di rigore’ (Draw Up, 2014), ‘Finis terrae’ (Oltre, 2016), vincitore sezione emergenti al Premio Romiti e secondo al Giallo Indipendente del Salone del Libro di Torino, ‘Il profumo dell’ultimo tango’ (Historica, 2017), vincitore del premio giuria al Premio Barliario di Salerno. Per contatti con lo scrittore Gian Luca Campagna inviare e-mail a agenziaomicron@libero.it. Per altre notizie o richiesta del libro rivolgersi a Fratelli Frilli Editori S.r.l. – Via Priaruggia, 33/r – 16148 Genova; tel. 0103071280;3663131664; e-mail: comunicazione@frillieditori.com.
Nella foto la copertina del romanzo “L’estate del mirto selvatico” dell’autore-giornalista-comunicatore d’impresa Gian Luca Campagna.

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