Benché la nostra vita sia una linea, una “situazione” univoca, si può pensarla come un viaggio con diverse stazioni, ciascuna bagaglio di nuove esperienze.
Esperienze di diversa natura e qualità, tutte maestre di vita. Così succede, succede a tutti, chi più, chi meno, chi prima, chi dopo, impariamo a dare il giusto peso alle cose e alle persone. E, in modo spontaneo e naturale, magari sorridendo mentre sorseggiamo un caffè, ci rendiamo conto delle “fermate” inutili fatte… Ci rendiamo conto della stupidità di una lite, oppure di aver concesso troppo a qualcuno, di avere perso quella grande chance che…poi però pensiamo che siamo qui, abbiamo il bene più grande : la vita.
Le esperienze della vita, i sentimenti, le emozioni… Bisogna rimboccarsi le maniche e non sprecare il nostro tempo per colorare il nostro mondo..
Robin Williams, in una scena del film “l'attimo fuggente” dice:
Perché sono salito quassù? Chi indovina?
Per sentirsi alto.
No […]. Sono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso che dobbiamo sempre guardare le cose da angolazioni diverse. E il mondo appare diverso da quassù. Non vi ho convinti? Venite a vedere voi stessi. Coraggio! È proprio quando credete di sapere qualcosa che dovete guardarla da un'altra prospettiva.
Io, ho iniziato a guardare la vita dalla prospettiva di chi ha voglia di vivere e sorridere. Bisogna dare valore a tutto ciò che ci fa sorridere,
un sorriso, un abbraccio, una telefonata…Non è importante se é una piccola cosa, ma è comunque qualcosa che ha colorato una pagina della nostra vita.
Monica Saia
parole semplici di una grandezza infinita