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E se l’uscita dal PD di Renzi fosse un bene

di Fabio Sortino

L’ex premier Matteo Renzi ha deciso di lasciare il PD e di costituire un nuovo partito : Italia viva.

All’apparenza potrebbe sembrare un’ ulteriore divisione del Pd, già abbastanza lacerato.

Ma se si considera che Renzi ha subito 7 anni di “fuoco amico “ che lo hanno lacerato forse più dell’opposizione, questa scelta appare inevitabile se non tardiva.

Inoltre il partito di Renzi che occuperà una posizione di centro pur appoggiando il governo Conte, può sottrarre voti all’elettorato moderato di Forza Italia già in forte crisi. Le reazioni sono state contrastanti. Il segretario Pd Nicola Zingaretti lo considera un grave errore, il ministro Franceschini un grosso problema e rievoca i deboli governi Facta che portarono all`ascesa di Mussolini. Ma c’è anche da considerare che dopo il patto del nazareno con Berlusconi Renzi ha perso credibilità a sinistra, quindi è meglio che riveda la sua posizione politica. In caso di fallimento Renzi non ha che da ritirarsi dalla politica e neanche questo sarebbe un male per il Pd

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